CresciAmo: Abilità per una vita Autonoma

Progetto ideato da:

  • CASALE Bruna –psicoterapeuta-
  • MARABESE Nadia –psicologa-
  • MARCELLO Simona –educatrice professionale-
  • ZAMBERNARDI Alberto –documentarista-

 INTRODUZIONE

 Tutti gli esseri umani adulti, oltre ai bisogni primari, hanno un bisogno di relazione e amore inteso come esperienza erotico sessuale.

Nel mondo della disabilità l’impulso inevitabile che spinge alla ricerca dell’Altro, per sostenere il bisogno di relazione, di affettività e sessualità, viene ancora negato, ostacolato o fatto sperimentare come impulso da soddisfare. Le ragazze con fragilità spesso sono alla mercé di normodotati poco responsabili, mentre i fragili vengono iper-protetti da famigliari angosciati all’idea di possibile di gravidanza o denunce.

Noi crediamo che occorra un percorso atto ad offrire assistenza all’emotività, all’affettività, alla corporeità e alla sessualità, capace di permettere a tutti gli esseri umani di vivere e condividere la propria esperienza erotico-sessuale a prescindere dall’handicap, in piena libertà di scelta e rispetto per sé stessi e per l’altro.

Occorre un sostegno strutturato e di gruppo che aiuti famiglie e disabili in una graduale accettazione e conoscenza del proprio corpo, nella definizione del bisogno e delle strategie atte a canalizzare e sublimare in modo sano e costruttivo il desiderio di incontro, l’impulso erotico sessuale.

Occorre aiutare il disabile a trovare alternative e strategie emotivo relazionali partendo dall’osservazione e dall’ascolto del proprio corpo, dall’espressione dei sogni e desideri, dal sostegno al loro modo di stare insieme, per favorire una crescita ed esperienze di vita adulta.

Incontri formativi ed esperienziali si alternano a racconti e drammatizzazioni di esperienze vissute dal gruppo e dal singolo per esplorare e rendere consapevoli rispetto ai significati evocati, ad una attenta valutazione e sostegno empatico affinché le persone imparino a condividere intenzioni, e maturino una consapevolezza dei gesti scambiati trovando un significato costruttivo e capace di far sperimentare uno stare insieme più evoluto.

DESTINATARI

I Gruppi sono rivolti a persone disabili di età compresa tra i 25 e 60 anni e alle loro famiglie

TEMPI

Il progetto prevede 4 incontri al mese a partire dal mese di MAGGIO fino a DICEMBRE 2023

LUOGO

Oratorio di Pianezza Associazione Terra Comune

Altri locali in cui sia garantita la privacy e la riservatezza dei temi trattati

PROPOSTA

  • GRUPPO BenEssere Famiglia

(rivolto a gruppi di famigliari di ragazzi disabili) Partiamo coinvolgendo le famiglie in un percorso di crescita che:

    • aiuti a considerare i figli disabili altro da sé;
    • consenta di recuperare oltre la relazione di aiuto verso l’altro fragile anche progetti di vita personali;
    • sostenga le frustrazioni, i timori e i sentimenti dolorosi insiti nella relazione con un figlio disabile;
    • agevoli il confronto e il mutuo aiuto nel gruppo nella relazione con operatori, volontari e

Gli incontri di gruppo della durata di n.2 ore a cadenza mensile serviranno ad attivare confronto, condivisione, sostegno e ricerca di problem solving rispetto cambiamenti, evoluzioni e nuove problematiche attivate nei ragazzi dal progetto stesso.

Gruppo condotto dalla psicoterapeuta dott.ssa CASALE Bruna

  • GRUPPO CresciAMO femmine

Gruppo condotto dalla psicoterapeuta dott.ssa CASALE Bruna

  • GRUPPO CresciAMO maschi

Gruppo condotto dalla psicologa dott.ssa MARABESE Nadia

  • GRUPPO CresciAMO ASSIEME  dott.ssa CASALE Bruna e dott.ssa MARCELLO Simona

Gruppo condotto dalla psicoterapeuta e dalla educatrice professionale

  • CREAZIONE VIDEO E MATERIALE INFORMATIVO

Collaborazione con documentarista e tecnici grafici per creare materiale informativo da divulgare e video-documentari per promuovere l’attività

I TEMI DA AFFRONTARE

  • Corpo Mente e Consapevolezza: per “focalizzare” l’argomento e verificare il livello di sperimentazione, crescita, blocco da esperienze negative raggiunte dai singoli e dal
  • Emozioni: un viaggio per sperimentare il gusto e la potenzialità emotiva che ognuno di noi può sperimentare e ricercare nella quotidianità, con strategie appropriate, partendo da esperienze
  • L’Altro e l’incontro possibile: Per poter amare l’Altro e farsi Amare occorre imparare a vedere, riconoscere, farsi vedere e farsi riconoscere per quello che si è senza timori e il bisogno di nascondersi, apparire, far finta, vergognarsi dei propri limiti e bisogni. Impareremo a PRESENTARCI al gruppo e proveremo a sostenere il disabile nell’azione dello “staccarsi” dall’idea di essere unici al mondo e portatori di bisogni da gratificare”. Spesso la relazione accudente ricevuta per tantissimi anni in famiglia fa sì che il disabile affronti la relazione con l’altro senza vederlo esigendo gratificazione solo per sé. Laddove la richiesta è rivolta ai famigliari è facile ottenere ciò di cui ho bisogno. Lo stesso atteggiamento rivolto all’estraneo può essere causa di delusione o di gravi esperienze
  • Desiderio, Sesso, Relazione, Amore Raggiunto un grado di intimità nel gruppo sarà possibile confrontarsi rispetto discorsi, credenze, tabù, sogni realtà possibili inerenti all’esperienza affettivo sessuale. L’invasione di ogni spazio intimo da parte delle famiglie spesso determina la presenza di disabili adulti incapaci di avere uno spazio intimo personale, dal quale partire per creare un’identità adulta.
  • Progetto di Vita e Opportunità Abbiamo visto quanto sia possibile raggiungere anche in presenza di disabilità una vita autonoma con amici o di coppia. Purtroppo spesso ad obiettivo raggiunto ci si dimentica dell’azione più importante: il sostegno della situazione in cui il disabile incontrerà nuovi e più grandi ostacoli e sarà incapace, se non sostenuto con attenta ricerca di soluzioni e strategie. L’incontro per verificare desideri e progettualità, confrontare le esperienze e consentire di mettere in gioco problematiche che spesso non si dicono ai caregiver per timore di perdere i traguardi raggiunti o venire
  • Conoscere il significato dei gesti, delle parole e degli atteggiamenti scambiati nella relazione. È indispensabile sostenere nei disabili abituati ad avere sempre un sostegno la consapevolezza del linguaggio verbale, non verbale, para verbale nella relazione Nel Gruppo confronteremo l’esistenza di bisogni e sollecitazioni differenze o similitudini tra il mondo maschile e femminile.
  • Confronto su Strategie per lo sviluppo di una sessualità sostenibile anche nella disabilità. Comprovato il desiderio, cercheremo strategie di gruppo per sostenere i bisogni personali nel rispetto dell’Altro e del contesto. Il disabile spesso rinuncia a sperimentare la propria vita quando non è approvata dal contesto, e ciò crea relazioni di inutili dipendenze, bisogni di attaccamento là dove ci sarebbero abilità da sviluppare e sostenere affinché ci sia una adeguata espressione di sé.
  • L’AMORE negli anni 2000. Incontri reali e incontri virtuali. Come ci si incontra e conosce? Il mondo virtuale agevola l’incontro e sollecita l’idealizzazione di mondi eroicizzati e di facile accesso. In realtà, mentre anche un disabile riesce con estrema facilità ad accedere agli strumenti virtuali, digitali, quasi mai sa difendersi e tutelarsi dai rischi e dai gravi pericoli insiti nel mondo tecnologico. L’incontro per rendere consapevoli rispetto la differenza tra reale e virtuale, tra emozioni e soddisfazione del desiderio, tra libera scelta e meccanismo di dipendenza insito nell’utilizzo delle chat ecc.
  • Affettività e Pericoli. Strategie e confronto di esperienze. Come evitare comportamenti dannosi per vivere appieno la bellezza e la potenzialità della relazione. Tratteremo i seguenti argomenti: competenze relazionali, autocontrollo, regolazione emotiva, mancanza di conoscenze legate alla sessualità. Esposizione al rischio di malattie, gravidanze indesiderate, forme di violenza/abuso.
  • Relazione tra comportamento e obiettivi. L’utilizzo di modi poco corretti per avvicinare l’altro, come ad esempio attirare l’attenzione e attivare l’interesse sessuale altrui senza consapevolezza o conoscenze può far sperimentare sofferenza e traumi. Saper aspettare, focalizzare gli obiettivi e convogliare le energie sulle soluzioni favorevoli per attivare una progettualità sana ed efficace.