Quaderno n. 2 (2017)
In questo numero Aldo Settia focalizza la propria attenzione sul tema dei barbari e dei Longobardi in Canavese, partendo dall’inconsueta denominazione di Lombardore, ma ponendosi in relazione con i contenuti del saggio proposto lo scorso anno. Il ruolo di programmazione e coordinamento territoriale dell’abbazia di San Benigno emerge evidente, nel lungo periodo, nel saggio di Alberto Sanna ed è al centro, secondo diverse prospettive, anche dei contributi di Marco Notario, che offre un approfondimento su specifici contenuti del Chronicon Fructuariense, di Valentina Gili Borghe, che presenta una ricostruzione degli ambienti di un settore del complesso monastico, e di Luca Finco, in un’estensione delle riflessioni presentate lo scorso anno al campanile romanico di una dipendenza di Fruttuaria: la chiesa di Santa Maria dell’Isola di Montanaro. Resta su temi più strettamente volpianesi Enrico Lusso, che propone invece una lettura di ciò che resta del tessuto edilizio tardomedievale del borgo. Chiude il volume una novità editoriale, che caratterizzerà anche i prossimi volumi: la trascrizione affiancata alla traduzione, entrambe affidate a Dorino Tuniz, di un documento ritenuto particolarmente significativo in rapporto ai temi trattati.