Nostalgia 2015
Nostalgia di casa
Di che cosa una migrante sente la mancanza
Cambiare la residenza non è una cosa facile, ma è ancora più difficile se con la casa si cambia anche cultura e si va in un posto molto lontano da quello che sempre abbiamo conosciuto come “casa”.
La nostalgia è una costante per quelli che stanno lontano da casa. Nei giorni festivi, nei momenti difficili, ci guardiamo intorno e cerchiamo quelle persone che ci hanno sostenuto per tutta la vita: la famiglia e gli amici.
Imparare a convivere con la mancanza di queste persone è la nostra sfida più difficile. Inoltre, non ci mancano solo le persone, ci sono dei giorni in cui ci svegliamo con quella voglia di mangiare un cibo tipico del paese di origine, oppure un piatto che solo una persona sa preparare come nessun altro: la torta di pollo di mia zia, le palline dolci zuccherate che fa la mia mamma, una ciotola di açaì con fragole… Tante cose semplici, ma che significano il sapore di casa per qualcuno. Almeno per me è così.
Dopo un certo tempo senza tornare a casa, si sente più che una nostalgia, c’è proprio bisogno di tornare. Poi scopriamo che, al nostro ritorno, le cose sono cambiate: tutti hanno seguito la vita e nemmeno i posti sono gli stessi.
Tornare in paese anche per pochi giorni è sufficiente a calmare la nostalgia. Dobbiamo andare avanti, però, perché “CASA” nostra adesso è qui.