Essere donna straniera in Italia. Incontro con Suad Omar
Non ho scelto io la migrazione, è la migrazione che ha scelto me.
Così si presenta Suad Omar, mediatrice culturale e membro dell’associazione Donne Africa Subsahariana e II Generazione.
Suad è arrivata a casa Manal per portare la sua testimonianza di donna straniera in Italia e per condividere con noi il suo sapere costruito in anni di lavoro in relazione con altre donne straniere.
Quello che ci chiede Suad è anzitutto la presentazione di noi stesse:
Ditemi il vostro nome, ditemelo nella sua giusta pronuncia, ricordando come i nomi somali, maliani, marocchini ecc. subiscano profonde modifiche in bocca agli italiani e le italiane e di come sia invece importante presentarsi con i propri nomi, i propri suoni, il portato di tutta la propria storia. E quindi ci presentiamo: Samah, Samia, Noha, Ebtsam…
Suad ci racconta la sua migrazione e il suo enorme sforzo per apprendere la lingua italiana: “Ogni sera imparavo dieci parole nuove. Poi sono passata alle coniugazioni dei verbi. Non dovete vergognarvi di sbagliare. Dovete tentare, sempre!”
Suad, col suo carattere dirompente e la sua forza d’animo ci ricorda come l’essere straniera non sia un difetto ma un punto di forza ed è questa la consapevolezza da trasmettere ai nostri figli e le nostre figlie, coloro che avranno il compito di tenere insieme i due mondi.
Renata Pepicelli, nel suo nuovo libro “Né Oriente, né Occidente. Vivere in un mondo nuovo”, ci parla delle sfide che questo nuovo “Occiriente“, come lo definisce lei, ci impone e della ricchezza che questa “mestiza” porta al nostro paese. Come accompagnare, dunque, in quanto madri, la crescita di questi nuovi figli e queste nuove figlie d’Occiriente? Situandoci nella nostra storia e nel nostro presente; agendo con la lingua italiana e la lingua d’origine e, attraverso esse, prendendo parola. E allora, più che dare il telefono ai vostri figli, raccontate loro le storie del vostro paese. Cosicché, su radici e tronchi saldi, possano fiorire verdi chiome.
L’8 e il 9 giugno ci sarà il referendum abrogativo che propone di dimezzare da 10 a 5 anni i tempi di residenza legale in Italia per la richiesta di concessione della cittadinanza italiana. Abbiamo parlato anche di questo.
Manal invita tutti e tutte a partecipare a questa importante lotta per i diritti.