La goccia di Lube e l’Arcivescovo di Torino

Adriano Moraglio racconta all’arcivescovo mons. Roberto Repole il senso delle attività de La goccia di Lube

L’avevamo cercato diverse volte: desideravamo raccontare all’Arcivescovo di Torino, monsignor Roberto Repole, le ragioni e gli ideali che ci spingono ad accompagnare ex detenuti o persone soggette a misure alternative alla pena in carcere a ritrovare attraverso il lavoro una propria dignità e un proprio ruolo nella società. Ci sono venuti incontro in questo desiderio i nostri amici del Distretto Barolo a Torino con i quali collaboriamo da alcuni mesi perché in quel luogo così carico di storia di carità La goccia di Lube ha trovato ospitalità, all’interno dei locali utilizzati dall’Ufficio pastorale migranti (Upm). L’occasione di questo incontro con l’Arcivescovo è venuta, senza volerlo, dalla messa natalizia che monsignor Repole ha celebrato il 14 dicembre 2023 alle 18 nella chiesa dei santi Antonio abate e Vincenzo de Paoli davanti ai volontari delle varie opere sociali che svolgono la loro attività nel Distretto Barolo.

Sergio Durando, direttore dell’Upm, al termine della messa ci ha presentati e ci ha invitati, come ultimo gruppo a essere entrato nel Distretto, a raccontare brevemente la nostra attività. Ha preso la parola il presidente de La goccia di Lube, Adriano Moraglio, il quale ha sottolineato la condizione di precarietà e di fragilità assolute che vivono le persone che escono da un’esperienza carceraria e hanno bisogno di ricominciare una vita normale e rispettosa della società, positiva per sè, i propri familiari e e per tutti. L’Arcivescovo ha inteso bene lo struggimento che pervade i volontari dell’associazione e nell’abbraccio finale tra i due c’è il simbolo di una volontà dell’associazione di essere parte della Chiesa che guarda con affetto e valorizzazione le persone che hanno un passato così difficile, fonte spesso anche di discriminazione e di mancanza di fiducia. La goccia di Lube opera proprio per superare queste difficoltà. Qui di seguito alcune immagini dell’incontro con le foto dell’Upm e della volontaria Amalia De Luigi.

Durante la messa il presidente dell’associazione ha letto un’intenzione di preghiera:

Signore, ti offriamo la nostra passione e dedizione per le persone che hanno sbagliato nella loro vita contro gli altri, contro le loro cose e contro la società tutta, perché nasca nella società stessa, soprattutto in chi può dare lavoro, una mentalità aperta e favorevole a offrire opportunità di nuova vita.

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