L’attività nel 2023, un bilancio incoraggiante

Nel 2023 l’attività dei volontari de La goccia di Lube ha facilitato la stipula di 10 tra contratti o tirocini di lavoro a beneficio di adulti e giovani segnalati all’associazione dagli assistenti sociali dell’Ufficio interdistrettuale esecuzione penale esterna di Torino. Un risultato incoraggiante, se rapportato all’insieme delle persone prese in carico nell’anno, oltre 40, compresi alcuni giovani proposti dall’Ufficio servizio sociale per i minorenni con il quale è cominciata una collaborazione stabile. In questo totale di presa in carico compaiono anche alcuni soggetti provenienti da annualità precedenti di attività. Un conforto arriva anche dalle 2 persone avviate ad attività di volontariato di restituzione, le 4 che hanno frequentato corsi di formazione (due dei quali sfociati in un lavoro) e i 10 assistiti che, anche in forza del sostegno e dell’accompagnamento ricevuto dall’associazione, si sono trovati lavoro per conto proprio. Tutti questi dati, sommati, portano a performance positive nell’azione de La goccia di Lube che superano il numero della metà delle prese in carico. Tutti gli altri soggetti non ancora soddisfatti nel bisogno di un lavoro risultano attualmente seguiti dai volontari nei percorsi di ricerca; solo 2 persone, due donne, dopo aver avuto l’occasione di cominciare un percorso di reinserimento nel mercato del lavoro, hanno preferito attendere o rimanere nell’attività di volontariato che stavano svolgendo. I volontari, inoltre, quando se n’è presentato il bisogno, hanno seguito le persone prese in carico anche per necessità primarie come quella di viveri, di essere aiutati nel percorso di rinnovo del permesso di soggiorno o di ricorrere a cure sanitarie.

L’aiuto principale nell’accompagnamento al lavoro e nella stipula di contratti o tirocini è arrivato dal Centro per l’impiego di Torino e da relazioni dirette dei volontari dell’associazione con imprenditori locali.

H.A. ha trovato lavoro presso una primaria azienda torinese specializzata nell’allestimento di magazzini e supermercati, ma poi ha rinunciato. Tuttavia, tramite un amico, ha preferito andare a lavorare in una grande impresa della logistica.

J.A. dopo un corso sostenuto dal Centro per l’impiego è stato assunto da un’impresa nel campo dell’assemblaggio di metallo. Il contratto a tempo determinato è scaduto lo scorso dicembre e poi è stato rinnovato.

R.C. invece, ha lavorato, purtroppo solo per un brevissimo periodo, per un imprenditore del settore allestimenti in legno e poi ha lasciato per altra attività; così pure è stato impiegato nella stessa azienda, ma per un periodo più lungo, E. J. che, successivamente, ha trovato da solo altra sistemazione. Questi due casi sono stati accompagnati nel nostro rapporto con Casa di Carità.

A.D., inoltre, ha trovato occupazione come decoratore/stuccatore dopo profilazione al Centro per l’impiego e grazie all’intervento del consorzio Synapsi. Contratto a tempo determinato che è scaduto lo scorso novembre.

J.M. invece, sta per iniziare il suo lavoro presso la stessa azienda per cui aveva lavorato H.A. che poi aveva lasciato. Significativo quest’ultimo caso, perché l’imprenditore non si è scoraggiato del fallimento del primo inserimento e anzi ha voluto accogliere quest’altra persona.

A.N. sta invece ultimando un contratto di sei mesi in aree verdi, selezionato, dopo profilazione Centro per l’impiego, da Abele Lavoro.

M.Z profilato dal Centro per l’impiego e tramite Patchanka, ha trovato lavoro come commesso di vendite al minuto, ma purtroppo tale tirocinio è stato interrotto.

Significativi anche gli ultimi due casi di inserimento lavorativo. M.S. dopo un corso da barman presso Diageo, tramite agenzia Adecco, è stato inserito in un bar a Moncalieri per interessamento dell’ufficio lavoro di quel Comune. Il suo apporto è stato subito apprezzato ma il titolare non ha potuto, per ragioni economiche, dare seguito ai primi giorni di prova. Il giovane, però, comincerà a breve un altro lavoro nel campo della ristorazione grazie al rapporto che l’associazione ha instaurato con un altro imprenditore del settore. Infine, V.T.: preso in carico a fine del 2023 sta per essere contrattualizzato presso un’impresa del Torinese specializzata nell’assemblaggio di penne.

L’insieme delle descrizioni delle posizioni lavorative trovate, pur se incoraggiante, evidenzia tuttavia una fragilità di risposta dal mondo dell’impresa e in alcuni casi anche una fragilità dei soggetti coinvolti nella ricerca del lavoro. Elementi che vanno considerati attentamente per il proseguimento dell’attività dell’associazione.

Un’ultima considerazione riguarda l’accompagnamento nell’attività formativa. Negli ultimi mesi è stato particolarmente rilevante il rapporto con l’agenzia Adecco sul fronte della formazione dei giovani nell’ambito della somministrazione. A questo proposito abbiamo approfittato dell’offerta giuntaci proprio da Adecco su progetti della multinazionale Diageo e di Martini-Bacardi per la formazione di barman. Sei persone, tra adulti e giovani, hanno partecipato o stanno partecipando tramite La goccia di Lube a corsi che offrono una garanzia di occupabilità – così dichiarano i promotori – al cento per cento.

Presente e sviluppi dell’associazione La goccia di Lube. L’associazione sta vivendo un momento di forte crescita. Alla collaborazione stabile con l’Uiepe di Torino si è aggiunta – come rilevato in apertura di questa relazione – quella con l’Ufficio servizio sociale per i minorenni (Ussm) che si occupa anche di giovani tra i 18 e i 25 anni che hanno compiuto reati da ragazzi.

Quanto ai numeri dell’associazione, se a luglio del 2023 i soci risultavano essere 40 e tra loro 24 i volontari operativi sui colloqui per la presa in carico dei soggetti segnalati da Uiepe e Ussm, a oggi, primi giorni di febbraio 2024, i volontari sono saliti a 36 con un inserimento di 12 nuovi operatori che nei prossimi mesi porteranno a 52 il totale dei soci. Altre persone stanno chiedendo di aggiungersi agli attuali volontari e saranno inserite nei prossimi mesi.

Questo trend di interesse verso l’attività de La goccia di Lube e verso il difficile vissuto di chi sta per terminare la pena detentiva all’esterno – con i domiciliari, gli affidamenti in prova e le messe alla prova – è particolarmente positivo proprio in un momento in cui l’associazione è impegnata a strutturarsi maggiormente, anche in previsione di un progetto intitolato “Impresa accogliente” finalizzato ad incrementare e rendere stabile un rapporto diretto con il mondo delle imprese. Attività che dovrebbe fondarsi su una stipula di collaborazioni ufficiali con le principali associazioni datoriali dell’area metropolitana di Torino per trovare sempre più imprese disponibili a offrire opportunità lavorative a chi sconta la pena detentiva con misure alternative, vera ragione sociale de La goccia di Lube.

La speranza è che tale prospettiva di lavoro permetta di chiudere il 2024 con risultati ancora più incoraggianti. Perché la fine del nuovo anno sia infuocata di successi come il rosso di sera che tutti abbiamo potuto godere il 2 febbraio scorso alzando lo sguardo verso il cielo sopra Torino.

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