Sta arrivando il Natale: ma per gli animali del circo non è mai festa
STA ARRIVANDO IL NATALE: MA PER GLI ANIMALI DEL CIRCO NON È MAI FESTA
Con l’arrivo delle feste attendano nelle grandi città i circhi. Spesso con la proposta indecente di uno “spettacolo” degradante fatto con gli animali.
Siamo nel 2022 e, come negli ultimi quasi 40 anni, annoio quasi me stesso a ricordare alle persone le umiliazioni e le sofferenze fisiche a cui sono sottoposti nell’addestramento esseri senzienti il cui unico desiderio sarebbe starsene in pace, con i propri simili, in un ambiente naturale e non nel chiasso della musica e delle grida degli spettatori.
È poi così chiara in quegli occhi la sofferenza per le gabbie anguste, le frustate, i viaggi infiniti, le pose innaturali. Lo capirebbe anche un deficiente, mi dico; ma poi continuo ad essere smentito dalle file alle casse di genitori incoscienti che creano una nuova generazione di ignoranti attraverso quei bambini che portano per “vedere gli animali”.
No signori, quelli non sono animali: sono solo i fantasmi di quello che dovrebbero essere, tramutati in schiavi perché la fierezza, l’indipendenza nel pensare e nell’agire, l’autodeterminazione fanno paura a questa Società che vede solo nella mediocrità, nell’ammaestramento, nell’omologazione e nella sudditanza il proprio modo di governarsi fra umani; figuriamoci per gli animali.
Il circo lo pagate già, perché lo Stato eroga ogni anno milioni di euro per sostenerlo. Non andateci se ha animali e, perché sia un vero Natale per tutti, scegliete quegli spettacoli che fanno con la bravura dei VERI ARTISTI, umani e consenzienti, la differenza.
Marco Bravi
Presidente Consiglio Nazionale e Sezione di Torino
ENPA – Ente Nazionale Protezione Animali