SPITZ – per conoscere la vicenda, prima di parlare…
Viste le parole che abbiamo letto ieri in merito allo Spitz recuperato dal Canile Comunale di Torino, riteniamo siano doverose alcune precisazioni.
Questo non tanto per i soliti polemici a ogni costo, che per motivi personali cercano e cercheranno quotidianamente pretesti per attaccare la Protezione Animali (non capendo…forse…che così danneggiano solo gli animali ospiti del rifugio di Via Germagnano 8), ma per chi legge una storia su un giornale e magari ha bisogno di capire meglio come sono andate le cose. Prima di tutto, due premesse:
1) In Via Germagnano ci sono due canili: l’ENPA al civico 8, che accoglie cani/gatti da adottare e non ritira cani randagi dal territorio, e il Canile Sanitario al civico 11, di proprietà della Città di Torino, che, tra le altre cose, si occupa del recupero dei cani spersi in Città, sotto stretto controllo dell’ASL. Sono due strutture che rispondono a regole diverse, sia per la diversa funzione che hanno, sia per la differente proprietà.
Lo Spitz di cui si è parlato ieri online è stato accolto presso il Canile Sanitario, non presso l’ENPA.
2) I Canili Municipali di Torino sono attualmente gestiti, a seguito di assegnazione di un appalto europeo, alla Protezione Animali, che ne è quindi il gestore. Essere gestori di un canile significa naturalmente garantire il regolare funzionamento delle attività richieste in appalto, nel rispetto delle procedure disposte dal proprietario delle strutture, nonché committente, cioè la Civica Amministrazione.
Ora entriamo nel dettaglio della vicenda, viste le “inesattezze” infamanti lette:
– Minnie è stata recuperata sabato 11 mentre correva, contromano in mezzo alla strada, nei pressi del cavalcavia di Via S. M. Mazzarello. Grazie all’intervento diremmo miracoloso di un cittadino, che è riuscito a fermare la sua fuga bloccando il traffico con il suo mezzo e trattenendo la cagnetta; il Signore ha quindi correttamente contattato la polizia municipale e il canile sanitario per il recupero.
Il canile, in presenza della pattuglia dei Vigili, è intervenuto alle h 11.20 circa.
– Il cane è arrivato in canile ed è stato sottoposto a lettura immediata del microchip. Al fine di avvisare i proprietari e tranquillizzarli sul benessere del cane, l’addetto all’ufficio ha tempestivamente effettuato la telefonata prevista dalle procedure interne alle h 11.56. Il Signore, dopo aver insinuato che il personale del canile fosse probabilmente entrato nel suo cortile per prendere il cane (…) avvisava che sarebbe passata la figlia per recuperarlo.
– Veniva quindi informato che sfortunatamente l’ufficio per il pubblico chiudeva alle h 12, quindi non era possibile recuperarlo in giornata. La persona addetta all’ufficio comunicava che purtroppo quel giorno non avrebbe potuto attendere i signori, a causa di un impegno personale non procrastinabile.
– Gli orari di apertura al pubblico sono quelli comunicati al telefono e regolarmente affissi al cancello del canile.
Ci preme quindi una nuova precisazione:
Ø gli orari di apertura al pubblico del Canile Municipale rispettano un appalto (e, per la cronaca, non si può insinuare che ENPA non rispetti l’appalto quando fa comodo e contemporaneamente pretendere che lo ignori nel giro di due frasi dopo…)
Ø gli orari di un canile sanitario prevedono una corrispondenza con l’ASL Veterinaria
Ø le pratiche di un canile sanitario, qualsiasi esso sia, possono essere effettuate solo da alcune persone, per un discorso di competenza e responsabilità. Si ha a che fare con Comuni/ASL/Forze dell’Ordine ecc, quindi non si può pretendere che un operatore qualsiasi del canile possa accedere a questi dati e assumersi responsabilità non proprie. Per questo ci sono orari prestabiliti, come in tutti i canili.
Ø A nessuna persona che lavora o fa volontariato in canile piace tenere un animale in canile! Ma gli animali nei canili sanitari sono AL SICURO, in attesa della restituzione ai legittimi proprietari, quei proprietari che per una serie infinita di motivi/incidenti/disattenzioni/coincidenze, ecc, li perdono. E che ne sono sempre, non solo legalmente, responsabili.
Oltre ai dati “tecnici” esposti sopra, vorremmo anche chiarire un punto per noi molto importante: il personale ENPA, in questi anni, ha cercato con tutte le forze di venire incontro a tanti cittadini (naturalmente pensando al benessere dei loro animali) che non riuscivano a rispettare gli orari stabiliti per il ritiro.
Previa autorizzazione in deroga della Città di Torino e dell’ASL, abbiamo garantito il recupero di tantissimi cani e gatti in festivi (Natale,Capodanno compresi), domeniche, tarde serate, ecc, giorni e orari in cui il personale ENPA addetto all’ufficio si è recato in canile appositamente per poter permettere a tanti animali di rientrare a casa il prima possibile. Prima di parlare di cani “in ostaggio”, occorerebbe conoscere il lavoro degli altri.
– Tornando alla nostra vicenda: la figlia del proprietario, avvisato appunto alle 11.56, raggiungeva il canile DOPO le h 13.
Effettivamente inutili le richieste da parte della signora, o della guardia Agriambiente che l’ha accompagnata, agli operatori presenti in canile. Purtroppo impossibilitati alla restituzione per i motivi di cui sopra, nonostante l’arrivo anche del resto della famiglia, dei carabinieri, e dei toni impostati sul “Lei non sa chi sono io”.
– Altro dettaglio che non abbiamo letto da nessuna parte: Minnie, naturalmente spaventata mentre era spersa per la strada, ha morsicato il cittadino che l’ha recuperata. Essendo un canile sanitario, l’ASL non permette, neppure in deroga, la restituzione di un cane registrato come “morsicatore” (perché legalmente apparirà questa dicitura), al di fuori del regolare orario.
– Minnie, durante la permanenza in canile, ha mangiato, bevuto, espletato le sue normali funzioni fisiologiche e non ha mostrato particolari atteggiamenti di disagio psico-fisico.
– Il cane è stato regolarmente restituito ai proprietari lunedì mattina, tutto tra l’altro ripreso da loro, da un telefonino, nel pieno rispetto della legge sulla privacy…
– Ultima osservazione: nessun animale è felice di stare in canile, che si tratti di cani di taglia piccola o meno, di razza o meno, e nessuno vorrebbe trattenerli più del necessario. Ieri, oltre a Minnie, sono tornati a casa anche Dexter, Amelie, Sasha, Bimba e Lucky, i cui proprietari hanno mostrato SOLLIEVO nel sapere che i loro cani erano al sicuro in canile, e noi abbiamo gioito con loro, rivedendo le famiglie riunite.
Naturalmente, restiamo disponibili di fronte a suggerimenti propositivi che possano portare a miglioramenti e, in questa direzione, ci impegneremo, come sempre in futuro.