Perché funziona il Club: un’ipotesi neuroscientifica
Beppe Corlito e Carla Camici dell’Acat di Grosseto presenteranno tale interessante ipotesi – suffragata da studi ed esperienze – nel corso di un incontro, organizzato dall’Arcat Piemonte e dall’Acat di Novara, che avrà luogo a Galliate, il prossimo 29 aprile.
Dice Beppe Corlito, medico psichiatra e servitore insegnante di Club a Grosseto:
Come un comportamento nocivo socialmente accettato –(quale l’uso dell’alcol o di altre sostanze) stimola il circuito cerebrale della ricompensa (grazie alla secrezione di dopamina – che produce piacere e spinge quindi a ripetere la condotta nociva), così la regolare frequenza degli incontri di Club, l’appartenenza al Club e la partecipazione alle sue attività sembra stimolare positivamente lo stesso circuito. E’ quello che sinteticamente chiamiamo “solidarietà”, una delle principali “medicine” del Club.
Il rapporto fra solidarietà e circuito della ricompensa è un argomento ancora poco frequentato dalla ricerca scientifica.
(tratto dalla rivista Camminando Insieme, settembre 2021)