MOBBING AL LAVORO – COME AGIRE
Poiché supponiamo che chi subisce mobbing sia già al corrente del suo significato, abbiamo fatto una sintesi dell’articolo riguardante la sola parte che può interessare in concreto su come difendersi da questa situazione
Fonte: trend-online.com – Articolo di Francesca Ciani – 4 agosto 2022
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Sintesi a cura della redazione Risorsa
Come riconoscere il mobbing sul lavoro?
Esso si caratterizza dalla presenza di comportamenti sorretti ed ostili ai danni di un dipendente. Questo può essere preso di mira dai suoi capi o anche colleghi.
Ma quindi ogni atteggiamento scorretto sul lavoro può essere definito mobbing? Ovviamente la risposta è negativa.
Tuttavia, ci sono varie situazioni che, pur essendo precisamente quello di cui stiamo parlando, non vengono chiamate con il loro nome.
Attenzione però: per definire il mobbing deve esserci un intento persecutorio. Qualcosa di non occasionale, che abbia come obiettivo quello di emarginare un dipendente. In questo modo, spesso, l’azienda obbliga il lavoratore a dare le dimissioni. Tuttavia, è bene riconoscere questi fenomeni in quanto possono dare luogo a dimissioni per giusta causa e, di conseguenza, il dipendente che ha subito mobbing può avvalersi della disoccupazione NASpI che non è concessa in caso di dimissioni volontarie.
Cosa fare in caso di mobbing sul lavoro? Ecco come difendersi in queste situazioni
Nel mondo del lavoro, anche la salute mentale dei dipendenti risulta essere normata da alcune misure ad hoc. Infatti, il Codice Civile nell’articolo 2087 afferma che il datore di lavoro debba adottare le misure necessarie al fine di difendere l’integrità fisica e psicologica dei suoi dipendenti. Questo vuol dire che è proprio il datore di lavoro che deve riuscire a scongiurare e placare tutti quei fenomeni he siano connessi al mobbing. Attenzione: non si parla di una responsabilità che esiste solo nel caso di mobbing verticale, ma anche nel amo di mobbing orizzontale, quindi quello portato avanti dai colleghi.
Ma quindi cosa può fare chi è vittima di fenomeni di mobbing sul lavoro? In questo caso le opzioni sono principalmente tre.
La prima riguarda l’invio di una diffida al datore di lavoro, per fare in modo che questo si occupi di reprimere gli episodi di mobbing.
Oppure, in situazioni più estreme ci si può rivolgere al giudice del lavoro o denunciare l’accaduto tramite le forze dell’ordine.
Ma si ottiene un risarcimento in caso di mobbing? Questa è una delle domande più comuni e, di conseguenza, dobbiamo dare una risposta.
Ebbene, una volta che viene accertato il mobbing questo dà diritto a ricevere un risarcimento dei danni biologici e morali, ma non solo. Infatti, qualora si sia registrato un demansionamento, abbiamo anche il danno da demansionamento da tenere in considerazione.
Come provare che si stanno subendo fenomeni di mobbing sul lavoro?
Ovviamente per poter avanzare una denuncia e ricevere il risarcimento bisogna provare il mobbing sul lavoro. La prova di questi fatti deve essere fornita dal lavoratore stesso. Ma come avere questa prova? Ebbene, la stessa può essere di tipo testimoniale, come i colleghi che assistono ai vari soprusi, oppure documentale, come ad esempio alcuni documenti che assegnano il lavoratore a svolgere mansioni gravose.
Attenzione: anche le conversazioni private (via mail o chat) sono documenti utili ai fini di provare il mobbing sul lavoro.