DISABILI E LAVORO IN SVIZZERA
Risorsa è da sempre interessata a capire le condizioni di lavoro in altri Paesi. Questa volta abbiamo ricevuto questa notizia relativa alla Svizzera e riguarda i disabili, in particolare coloro che subiscono violenza e discriminazione. Ben sappiamo che anche in Italia le cosiddette “categorie protette” sono spesso vittime di mobbing…
Fonte: http://www.swissinfo.ch
Link all’articolo completo: https://www.swissinfo.ch/ita/ust–disabili-meno-soddisfatti-della-loro-qualit%C3%A0-di-vita-al-lavoro/47149526
Sintesi a cura della redazione Risorsa – – 29 novembre 2021
L’ufficio federale di statistica (UST – KEYSTONE/GEORGIOS KEFALAS sda-ats) ha rilevato nel 2019 che i numerosi disabili (72% di occupati) presenti nel mercato del lavoro sono meno soddisfatti della loro qualità di vita al lavoro rispetto ai normodotati e sono inoltre più spesso vittime di discriminazione e violenza a causa della loro disabilità: lo sono il 4% di loro, con valori che raggiungono il 12% in caso di persone fortemente limitate nelle attività quotidiane. Tutti hanno subito le 9 forme di discriminazione o di violenza cioè relative a età, sesso, origine razziale, violenza verbale o fisica, minacce, intimidazioni, mobbing, molestie sessuali. La rispettiva percentuale tra le persone occupate senza disabilità non supera il 18%.
Le donne disabili (68%) partecipano meno al mercato del lavoro rispetto a quelle senza disabilità (83%) e rispetto agli uomini portatori di handicap (78%). Questi ultimi sono a loro volta meno attivi professionalmente rispetto agli uomini senza disabilità (91%). Nel complesso, la qualità di vita lavorativa delle persone con handicap è meno buona rispetto al resto della popolazione: la quota di persone disabili occupate contente è del 67%, a fronte di un 81% per quelle senza handicap. Le donne con disabilità si dichiarano più spesso soddisfatte delle loro condizioni di impiego rispetto agli uomini portatori di handicap (70% contro 64%). Le persone disabili si dicono meno soddisfatte in particolare per quanto riguarda la remunerazione. Inoltre, sono più spesso esauste dopo il lavoro e hanno quindi meno energia per dedicarsi al tempo libero o per assumere gli obblighi della vita privata.