MOBBING ? MEGLIO LE CASSE DA MORTO.
STORYTELLING RISORSA
Ecco un altro racconto di uno dei nostri Volontari: Questa non è una storia di un mobbing patito, ma è indicativa di come il fenomeno venga percepito “dall’altra parte” nel mondo del lavoro. Dunque, un giorno la Presidente dell’Associazione Risorsa fa questo ragionamento: “Se è vero che il mobbing è un problema sociale, con altissimi costi sul Sistema Sanitario (giorni di mutua, cure per depressione ed ansia dei mobbizzati) e su quello Giudiziario (cause civili e penali, riconoscimento di malattia professionale da parte di Inail), la sua prevenzione assume la valenza di utilità sociale, quindi degna di ricevere contributi dai Fondi degli Enti Locali o della Comunità Europea. E questo tipo di contributi è proprio ciò che manca alla nostra Associazione per poter sviluppare le proprie attività” . Con queste premesse mi incarica pertanto di contattare alcune società di consulenza che si occupano di ottenere contributi da tali Enti, per vedere se esistono delle possibilità….
Parlo dunque al telefono con un mio amico consulente, la cui società è specializzata nel: ”Fund raising per il non profit”. Sono termini inglesi perché l’inglese è oggi il latino del passato: fa molto fine, ma è capito da pochi. In parole semplici, si tratta di tecniche di “raccolta fondi” nel tentativo di far giungere dei soldi alle Associazioni senza scopo di lucro, come la nostra. Il mio amico mi combina un appuntamento con un suo funzionario, al quale espongo i nostri programmi sulla prevenzione del mobbing.
Dopo aver attentamente valutato le mie proposte, il funzionario mi dice che la cosa è difficilissima: occorre un sacco di documentazione, molto tempo e, naturalmente, la conoscenza dei canali giusti. In pratica mi scoraggia prima ancora di cominciare e mi fa questo discorso: “Forse il mobbing non è un vero problema sociale, molto di più lo è per esempio il problema della tanatologia”. Alla mia richiesta di chiarimenti mi dice che loro stanno presentando, per conto degli impresari di pompe funebri, una richiesta di fondi per gestire al meglio le morti degli extra-comunitari presenti in Italia, incluse le scelte del modello di casse da morto. In pratica c’è bisogno di una ricerca di mercato per sapere come dare l’ultimo commiato al marocchino, piuttosto che all’albanese il quale muoia improvvisamente in Italia (e visto l’andamento degli infortuni sul lavoro, specie in alcuni settori poco rispettosi di norme di sicurezza, non è un caso tanto infrequente….) . Rimango sconcertato da questa risposta, saluto cortesemente ed esco….Ma tornando verso casa penso: “Non è che il mio interlocutore ha avuto paura di affrontare un problema come il mobbing, che coinvolge il modo in cui molte aziende trattano i dipendenti ?”. Forse è meglio tenere nascoste le sofferenze che esso provoca ed occuparsi semplicemente di…casse da morto !