Impresa Accogliente per una nuova socialità
Sono trascorsi quasi cinque mesi dall’avvio del Progetto Impresa Accogliente che, con il contributo della Regione Piemonte e con l’apporto delle principali associazioni datoriali e generaliste, di alcuni centri formativi e di operatori del collocamento pubblico e privato, ha prodotto a oggi una decina di posti di lavoro e preso in carico una sessantina di persone sottoposte a misura alternativa a quella del carcere.

Ci sarà tempo per fare dei bilanci più dettagliati – il progetto, nella sua forma sperimentale, terminerà nel maggio del 2025 – ma quello che colpisce noi volontari dell’associazione La goccia di Lube – oltre all’aver capito di aver centrato un bisogno essenziale della società odierna, accompagnare al lavoro chi nei fatti non è più carcerato nè è del tutto libero, e che se non lavora come fa a sbarcare il lunario e a respingere le tentazioni della recidiva? – è l’aver trovato tanti alleati in questa importante battaglia. In primis l’Ufficio interdistrettuale esecuzione penale esterna di Torino e l’Ufficio servizio sociale per i minorenni dei quali siamo operatori volontari a tutti gli effetti, e poi tutti gli altri aderenti al Progetto. E’ significativo l’aver trovato imprenditori sensibili al tema del reinserimento lavorativo dei soggetti in misura alternativa, cosa che è anche una illuminata strategia di garanzia della sicurezza nelle nostre comunità. In questo lavoro è cresciuta anche l’efficacia e la generosità dell’intervento di tutti i volontari de La goccia di Lube. A oggi infatti l’associazione può contare su 56 soci di cui 35 volontari operativi e due persone impegnate part-time.

Anche giornali, cartacei e online, tv e radio e media del Web hanno colto la novità del nostro tentativo. Qui di seguito vi offriamo la possibilità di riscontrare questo interesse.
https://milanoallnews.it/mcru/podcast/impresa-accogliente-lavoro-pena-alternativa/
https://www.greenplanner.it/2024/09/10/pene-alternative-carcere-impresa-accogliente/
https://ristretti.org/torino-carcerato-sono-rinato-con-la-goccia-di-lube
