Facilitatore familiare

I facilitatori familiari operano nell’ambito del progetto “Le R/E.T.I. che curano” , che vede come ente capofila l’Associazione Arcobaleno e come partner il Dipartimento di Salute Mentale dell’ASL Città di Torino, la Divisione Servizi Sociali del Comune di Torino, Associazione Lotta Contro le Malattie Mentali, Associazione Diapsi Piemonte, Associazione Casa Bordino, la Cooperativa Sociale Progetto Muret e Acli Torino.

Il progetto nasce dalla necessità di affrontare la fase dell’esordio psicotico e l’impatto sull’individuo e sulla sua rete familiare. Prevede la presa in carico di 11 giovani con esordio psicotico con età compresa tra i 18 e i 30 anni, insieme alle loro famiglie, residenti nel territorio della Circoscrizione 6 e 7 della Città di Torino.

Le persone individuate potranno usufruire di un percorso personalizzato ideato dall’Equipe Territoriale Integrata (E.T.I.), formata da un referente del CSM, un operatore di ciascuna delle singole associazioni partner e dal destinatario stesso. Sarà presente inoltre un facilitatore familiare, che non necessariamente sarà un operatore: potranno essere persone con sofferenza psichica che sono ad un buon punto del proprio percorso di cura, oppure familiari che hanno concluso un percorso di formazione e di affiancamento ad un facilitatore esperto.

Macro-obiettivo del progetto è il miglioramento della qualità della vita del soggetto interessato, favorendo lo sviluppo delle risorse e delle abilità del soggetto, parallelamente alle risorse dell’ambiente circostante per promuovere la sua integrazione sociale e lavorativa. Il lavoro dell’ETI sarà dunque orientato a tradurre nella pratica operativa quanto definito nel progetto individualizzato, proponendo interventi di carattere educativo-riabilitativo (attivazione di percorsi formativi e lavorativi, supporto alla domiciliarità e quotidianità), a fianco di quelli sanitari, di competenza del CSM.

Il progetto prevede inoltre l’attivazione della piattaforma multimediale  Rete Dora in grado di accogliere e accompagnare l’utente rispondendo alle varie problematiche, indirizzandolo ai servizi territoriali oppure mettendolo in contatto direttamente con esperti tramite telefonata, videochiamata o chat.