Intervista ad un socio ATDAL impiegato all’EXPO 2015
Abbiamo fatto a Franco, che ha lavorato presso un padiglione di Expo, alcune domande sulla sua esperienza
D: Franco, molti soci ATDAL hanno fatto domanda per Expo, senza ottenere risultati. Tu come hai fatto?
R: un’agenzia interinale aveva il mio curriculum e mi ha contattato proponendo un contratto di prova di un mese e poi uno che sarebbe durato fino ad ottobre
D: E le cose sono andate come concordato?
R: Non esattamente, dopo la prova i contratti sono andati avanti di mese in mese
D: Come giudichi le condizioni economiche e contrattuali?
R: Lo stipendio è dignitoso, superiore a quello che molti farabutti mi hanno corrisposto per periodi brevi, e vi sono tutte le tutele di legge
D: Come giudichi il datore di lavoro che ha stipulato il contratto con l’agenzia interinale e cosa pensi del lavoro che svolgi?
R: Mi trovo bene, sono rispettato e il rapporto è molto corretto. Il lavoro non è particolarmente gravoso; esistono possibilità di chiamate il sabato e domenica, ma fatti salvi due riposi settimanali
D:Ti sei domandato come mai ti hanno proposto questo lavoro, visto che sei vicino ai 60 anni?
R: Pare che il datore di lavoro abbia richiesto una persona over 50
D: Ti sei chiesto il motivo “anomalo” per il mercato italiano
R: Forse il mio datore, che è straniero, ha una diversa visione degli over 50, visti gli esempi di scarsa affidabilità dei giovani all’Expo
D: Ti riferisci alla denuncia fatta dal Commissario Sala sui giovani che si erano candidati e non si sono presentati?
R: E’ un dato di fatto a di fronte alla possibilità di lavorare sabato e domenica, un buon 50% dei candidati si sono defilati. Non voglio tuttavia generalizzare perché vi sono molti giovani che qui “si fanno il mazzo” e sono volontari
D: Hai parlato con qualcuno di loro e sei riuscito a capire le loro motivazioni ?
R: La motivazione più ricorrente è che sperano di arricchire il proprio curriculum con questa esperienza
D: Mi puoi dare un giudizio globale sull’EXPO ?
R: E’ un evento interessante, nonostante le strutture di accoglienza non siano il massimo. Vi sono lunghe code e i costi di ingresso non sono proprio popolari. Ci sono poi lacune gravi come i controlli di sicurezza e i collaudi non fatti in alcune attrezzature. Infine, al di là della mia personale situazione, mi risulta che per molti lavoratori non siano stati rispettati i contratti dal punto di vista economico e normativo: ho l’impressione che vedremo molte vertenze legali per queste violazioni.