Carta di Comunità

Il 14 dicembre 2009 festa di S.Giovanni della Croce, dopo un periodo di discernimento, presso la Cappella dell’Oratorio S. Martino, è stata costituita ufficialmente la Comunità Laica di S. Giuseppe. È formata da 7 membri singoli e “sposati nel Signore” che hanno deciso, di vivere un’intensa vita di preghiera ispirandosi a S.Teresa d’Avila, maestra di orazione e nello stesso tempo svolgere un’azione comune di apostolato rivolto ai giovani più poveri e alle famiglie secondo l’insegnamento di S.Leonardo Murialdo amico, fratello e padre dei giovani.

Tutti i membri della Comunità si impegnano a perseguire la perfezione evangelica nel mondo, nello spirito dei consigli evangelici di Castità, Povertà ed Obbedienza. Essi sono chiamati ad avere una particolare sensibilità nel credere all’amore misericordioso, tenero, personale, gratuito, attuale di Dio, alla vita fraterna e allo zelo apostolico.

Fedeli all’invito e all’esempio del Signore alla preghiera incessante, scelgono di restare alla presenza di Dio, nell’esercizio continuo della sua Santa Volontà. Con la promessa di Castità, i membri della comunità, nella condizione di celibe, coniugato o vedovo, intende esprimere una consapevole volontà di rispetto per la legge di Dio e in perfetta armonia con la propria vocazione di chiamato all’intimità divina.

Con la promessa di povertà, scopre una via per l’unione con Colui che per amore, «da ricco che era, per noi si è fatto indigente» (2 Cor 8,9) e «si è svuotato» (Fil 2,7) per servire i fratelli. La promessa di Obbedienza, dà ai membri della Comunità la grazia di rendersi interiormente disponibile alle iniziative del Signore, che passando attraverso creature scelte a rappresentarlo, purificano la fede e rendono più facile l’unione con Colui che per amore «si è fatto obbediente fino alla morte» (Fil 2,8).

Con la promessa di Comunità, tutti i membri sperimentano l’amore di Dio diretto ai fratelli. La prova che si ama Dio è l’amore ai fratelli ( I Gv 4,20). La fraternità si realizza anche con lo stare insieme non perché si è buoni, ma perché il Signore nel Suo disegno d’amore ci ha chiamati a percorrere lo stesso cammino di santificazione.

La comunità Laica è retta da una diaconia formata dal Referente della Comunità, dal Responsabile della Formazione e da un Consigliere. Il Referente per il buon andamento della Comunità si terrà in stretto contatto con il Direttore dell’Opera di Nostra Signora della Salute.