Storie dell’Impresa Accogliente/ 9. Con Pro Service e B.mat un “colpo di fulmine” che produce lavoro

Guardarsi negli occhi e capirsi immediatamente. Diventando poi subito operativi. E’ il “colpo di fulmine” accaduto tra La goccia di Lube e le cooperative torinesi Pro Service e B.mat – due imprese gemelle, queste, seppur l’una nata prima dell’altra – impegnate entrambe nello stesso settore di lavoro, il recupero del materiale ferroso. Un’attività che entrambe svolgono in sinergia, nella gran parte delle regioni del Centro-Nord, ma che è nata tra Druento e Beinasco, portando trasparenza e rigore amministrativo in un ambito noto più per le sue ombre che per le luci.

Grazie a Pro Service e B.mat – che già danno lavoro nei territori dove operano a circa 220 persone – ha ottenuto un contratto a tempo determinato una delle persone seguite da La goccia di Lube. Giovanni – lo chiamiamo con questo nome di fantasia – partendo dalla posizione scomoda della detenzione domiciliare e conseguenti restrizioni della libertà, si era già fatto onore nei mesi scorsi come aiuto cuoco nel ristorante di un’altra cooperativa, la Karibu, con sede a Torino – impresa insignita per questo motivo da La goccia di Lube della targa di “Impresa Accogliente”. Qui, Giovanni aveva cominciato un tirocinio attirando su di sè stima e valutazioni estremamente positive. Ma l’incontro con la Pro Service ha aperto uno spiraglio nuovo per Giovanni, con la possibilità, questa volta, di un vero e proprio contratto di lavoro che ora sta svolgendo con mansioni di ufficio a beneficio di entrambe le società, lui che è così preciso e meticoloso in ciò che fa. Infatti Giovanni lavora da oltre una settimana per le due cooperative, con altrettanti e distinti contratti di lavoro. Il nuovo modulo dei formulari di raccolta e trasporto dei materiali ferrosi ha dato spunto per una nuova mansione e una altrettanto nuova figura, che è stata attribuita a Giovanni, affiancato da un socio di Pro Service, Micheele Orlando. E’ lui l’ideatore della nuova figura aziendale sui nuovi moduli dei formulari.

L’operazione è stata supportata dai servizi al lavoro di Adecco Inclusion, partner del Progetto Impresa Accogliente. Il 10 novembre scorso una rappresentanza de La goccia di Lube ha incontrato Giovanni sul posto di lavoro e ha consegnato le targhe di “Impresa Accogliente” nelle mani di Massimiliano Scarinzi, amministratore di Pro Service, e Roberto Rotta, amministratore di B.mat.

Nella foto, Adriano Moraglio, presidente de La goccia di Lube, Anna Viarengo della Pro Service, e gli amministratori di Pro Service e B.mat Massimiliano Scarinzi e Roberto Rotta
Nella foto di gruppo, da sinistra, anche il vicepresidente de La goccia di Lube e responsabile del Team Ricerca Lavoro, Dario Valenzano; al suo fianco Tiziana Desole, di Pro Service. Da destra, invece, Bianca Eula, capo progetto di Impresa Accogliente e Silvia Lessona, coordinatrice del Team Ricerca Lavoro
Giovanni, di schiena, al lavoro negli uffici della Pro Service
Al centro della foto, Isabella Gottero

Il contratto di lavoro siglato con Giovanni porta a 26 il numero complessivo degli inserimenti lavorativi effettuati da La goccia di Lube dall’avvio del Progetto Impresa Accogliente, grazie ai rapporti intessuti dall’Associazione con il Centro per l’Impiego dell’Agenzia Piemonte Lavoro, con la sezione Inclusion dell’Agenzia Adecco e con numerose cooperative e imprese societarie entrate nel “portafoglio” imprese dell’Associazione. Nel periodo giugno 2024 – maggio 2025, arco temporale nel quale si è svolto il Progetto Impresa Accogliente sostenuto finanziariamente dalla Regione Piemonte, e poi fino a metà ottobre scorso, gli inserimenti lavorativi erano stati venticinque su un totale di 90 persone prese in carico perlopiù sottoposte a misure alternative al carcere. La formula d’ingaggio è stata prevalentemente il tirocinio. Ma la maggiore soddisfazione per gli operatori de La goccia di Lube è stato scoprire che tutti gli inserimenti lavorativi effettuati sono andati a buon fine. Tanto che nel periodo giugno-ottobre del 2025 è stato possibile registrare l’attivazione di due nuovi tirocini e due contratti di lavoro a tempo determinato, il rinnovo di quattro tirocini, l’avvio di un corso da cartongessista presso la scuola edile Formedil, e la trasformazione di due tirocini in contratti a tempo determinato.

Il contratto assicurato a Giovanni ha aperto una nuova fase negli inserimenti lavorativi che La goccia di Lube perseguirà anche nei prossimi mesi. E’ infatti in lavorazione una nuova edizione del Progetto Impresa Accogliente che dovrebbe partire nel 2026, anche con un nuovo supporto alle imprese che volessero rendersi disponibili ad avviare tirocini o contratti con le persone in misura alternativa al carcere seguite da La goccia di Lube. A questo scopo è allo studio il varo di un progetto collegato a quello principale che metta a disposizione borse lavoro per gli inserimenti in azienda.

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Chi sono e che cosa fanno Pro Service e B-mat

Pro Service è guidata da Massimiliano Scarinzi, mentre B.mat da Roberto Rotta. Pro Service, in particolare, la cooperativa che ha aperto la strada a questa attività nel 2018 avendo come cuore propulsivo l’entisiasmo e la vision di Anna Viarengo, è prima di tutto un progetto di inclusione sociale.

Il sito internet di Pro Service

La capofila Pro Service opera nella raccolta differenziata di materiali riciclabili (metalli ferrosi e altri rifiuti recuperabili) con mezzi idonei e autorizzati. Dopo la raccolta si occupa del trasporto e del conferimento dei rifiuti presso impianti di smaltimento o di recupero che siano certificati, nel rispetto delle normative vigenti. In questo ambito la cooperativa offre opportunità di lavoro dignitoso a persone provenienti da situazioni di svantaggio ed emarginazione – ad esempio disoccupati di lungo periodo, membri di comunità emarginate (come le comunità rom e sinti) e migranti in difficoltà. ” Attraverso il lavoro nella raccolta rifiuti” sottolinea Anna Viarengo, “queste persone possono integrarsi nella società, uscire dal lavoro irregolare e sommerso e acquisire nuove competenze. Il percorso di inserimento lavorativo prevede formazione professionale su
sicurezza e ambiente, supporto nell’ottenimento delle certificazioni necessarie e affiancamento continuo. Ogni nuovo socio lavoratore entra a far parte di una squadra collaborativa, dove può contribuire attivamente e vedere riconosciuto il proprio impegno. In questo modo Pro Service trasforma il disagio sociale in partecipazione attiva offrendo non solo un impiego, ma la possibilità di costruire un futuro migliore
per i singoli, le famiglie e per la collettività.”

La mission dell’attività di Pro Service, in sinergia con B.mat, può essere sintetizzata in due obiettivi: sostenibilità ambientale e percorsi di inserimento lavorativo. Le due dimensioni, apparentemente distanti, si armonizzano attraverso il fattore comune dell’impegno sociale e la convinzione radicata che che sia possibile proteggere l’ambiente creando al tempo stesso opportunità di lavoro per persone in difficoltà.

La gestione dei rifiuti è notoriamente un servizio nel quale il complesso iter burocratico e amministrativo, necessario all’ottenimento delle conseguenti autorizzazioni per la raccolta e il trasporto, è un settore di lavoro particolarmente vulnerabile a un sommerso illecito, posto in essere da soggetti spesso emarginati per etnia o condizione economica, che individualmente sperimentano difficoltà e limitazioni di accesso al servizio. Pro Service raccoglie le necessità di queste persone convogliandole in percorsi di regolarizzazione che consentono di lavorare legalmente, con evidenti ricadute sociali sulla sicurezza ambientale e sull’occupazione.

Servizio di Adriano Moraglio e Silvia Lessona (foto di Silvia Lessona)

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