Qualcuno Adotti il Bus del Carcere
DETENUTO ALLE VALLETTE L’AUTOBUS A COLORI PER I BAMBINI Destinato agli incontri tra i reclusi e i loro figli è stato “superato” da un altro progetto e ora è abbandonato in un cortile del carcere.
Doveva essere la ludoteca per i figli dei detenuti del carcere di Torino, e invece quel pullman multicolore regalato da Iveco ormai sei anni fa è parcheggiato in fondo al cortile delle Vallette. Abbandonato e da qualche tempo neppure più funzionante. « Un’occasione persa» secondo Lucia Sartoris, presidente dell’associazione la Brezza che si gestisce laboratori di espressione creativa all’interno dell’istituto di pena e che nel 2012 aveva lanciato il progetto di creare uno spazio di gioco dove i bambini potevano attendere il proprio turno per il colloquio con i genitori reclusi. « Avevamo chiesto in regalo quell’autobus e con un anno e mezzo di lavoro gli ospiti delle Vallette l’avevano sistemato — racconta Sartoris — dipinto all’esterno con le vernici giuste e allestito all’interno in modo che potesse ospitare giochi e attività per i più piccoli » . Una volta pronto, però, non è stato possibile collocarlo: lo spazio previsto era occupato da macerie. « Nel frattempo il Politecnico mi aveva presentato un progetto di restyling di un’area verde molto estesa, con singole postazioni di colloquio » , racconta Domenico Minervini, diventato direttore del carcere quando il pullman era già attrezzato, ma senza destinazione. «Lo spazio che abbiamo adesso è molto più bello e funzionale — spiega — però certo è un peccato che quel autobus si deteriori in fondo al nostro cortile e che nessuno possa usarlo».
Di idee in questi anni i volontari della Brezza se ne sono fatte venire parecchie, ma il bus multicolor non è ancora riuscito a uscire da dietro le sbarre. « Era stato incluso in un piano di rilancio dell’area di Ponte Mosca — racconta ancora la presidente Sartoris — ma poi è naufragato tutto. C’era stato l’interesse della Circoscrizione 2 per farne uno spazio di attività del quartiere, ma alla fine hanno rinunciato. E persino l’ospedale Regina Margherita ci aveva buttato l’occhio, ma alla fine ha dovuto rinunciare in mancanza di un’area adatta in cui parcheggiarlo » . Insomma nessuno lo vuole, eppure farebbe comodo a molti. « Facciamo un appello alle associazioni che cercano spazi per attività creative o laboratori teatrali: il pullman multicolor è attrezzato e disponibile. E anche l’associazione Brezza — conclude la presidente — è disponibile a collaborare in attività che consentano di non sprecare il grande lavoro fatto per questo bus e il progetto creativo a cui hanno lavorato in tanti».
15 gennaio 2018 Pubblicato su La Repubblica. Articolo di Mariachiara Giacosa.