La strada

Nella frenesia quotidiana delle nostre vite, è facile ignorare coloro che vivono ai margini della
società, le persone senza dimora. Nella nostra città di Rivoli poche persone vivono nella strada,
ma anche quelle poche sono spesso invisibili ai nostri occhi distratti.
Alcune di queste hanno avuto assegnazioni abitative provvisorie dai servizi sociali, altre sono
residenti altrove ma sostano a Rivoli, perché città meno congestionata dal problema povertà.
Per le strade con il loro carico di dolore e difficoltà, dietro ogni volto grigio c’è una storia di
battaglie contro le avversità, di dolorose perdite e di speranze spezzate.
La nostra associazione cerca di guardare oltre le apparenze e comprendere che dietro ogni
persona che vive sulla strada c’è una persona con sentimenti, dignità e diritti, a cui va la nostra
empatia, rispetto e sostegno.

La strada non c’è / Da qui in poi, speranza /Mi manca il respiro
Da qui in poi, speranza / Se la strada non c’è / La costruisco mentre procedo
Da qui in poi, storia / Storia non come passato / Ma come tutto ciò che è
Dal futuro / Dai suoi pericoli / Alla mia vita presente
Fino all’ignoto che segue / All’oscurità che segue / Oscurità
È solo assenza di luce / Da qui in poi, speranza / La strada non c’è
Perciò / La costruisco mentre procedo / Ecco la strada
Ecco la strada, e porta con sé, impeccabili Innumerevoli domani

“La strada” di Ko Un – poeta, scrittore sudcoreano

Queste foto sono di Marcin, amico nostro. Sono le sue immagini del mondo della strada, i suoi sguardi su volti solcati da rughe profonde, segni di dramma e di poca speranza.
A Marcin il nostro affettuoso ricordo.

 

“La Strada“ di Massimo Livio

Cammino senza sosta giorno e notte / chilometri di asfalto / sotto sole e pioggia / per una meta sconosciuta.
Viali alberati, panchine vuote.
Solitudine e silenzio / mentre tramonta il sole.
Compaiono gli invisibili / con i loro cartoni e coperte / per un giaciglio provvisorio / per passare una notte / in qualche angolo della strada.
La città si svuota si fa nera come la notte.
Cammino ed osservo i volti / dei non desiderati.
Alcuni mangiano, bevono / oppure ridono parlando tra loro.
Altri piangono in solitudine / tra l’indifferenza dei molti / passanti inquieti.
Vedo volti spenti / occhi persi nel vuoto, / mani sporche lasciate cadere / sopra un cartone.
Quanta sofferenza affogata / dietro una bottiglia per dimenticare la giornata.
Quante differenze!
Quanti colori di pelle e di cuori infranti / lasciati senza un sè.
Continua il cammino senza sosta / per una notte ed un giorno / senza un sole dentro il cuore / con macigni al posto delle scarpe.
Doloranti ed incompresi / sono un numero gettato al vento / mai percepito e visto.
Vola un foglio di carta / come il loro pensiero, / arrivato da qualche / angolo del mondo.
Cuore stracciato per la solitudine.
L’urlo dei pensieri silenziosi / copre la vastità della notte.
Mette in fuga la paura / e lascia passare il calore / di una parola o di un abbraccio fraterno.
Tutto si mescola per creare / un solo colore.
Il bianco pallido della / luna che veglia

QUELLO CHE NON HO di De Andrè

Quello che non ho una camicia bianca
quello che non ho un segreto in banca
quello che non ho sono le tue pistole
per conquistarmi il cielo per guadagnarmi il sole.

Quello che non ho di farla franca
quello che non ho quel che non mi manca
quello che non ho sono le tue parole
per guadagnarmi il cielo per conquistarmi il sole.

Quello che non ho un orologio avanti
per correre più in fretta e avervi più distanti
quello che non ho un treno arrugginito
che mi riporti indietro da dove sono partito.

Quello che non ho sono i tuoi denti d’oro
quello che non ho un pranzo di lavoro
quello che non ho questa prateria
per correre più forte della malinconia.

Quello che non ho sono le mani in pasta
quello che non ho un indirizzo in tasca
quello che non ho sei tu dalla mia parte
quello che non ho di fregarti a carte.

Quello che non ho una camicia bianca
quello che non ho di farla franca
quello che non ho sono le sue pistole
per conquistarmi il cielo per guadagnarmi il sole.

Quello che non ho …

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