IL LUPO…

La caratteristica più comune dei lupi è la dispersione, i giovani si allontanano dal branco prima di compiere un anno, quando i genitori rinnovano il periodo degli amori. Per alcuni anni cercano un territorio libero e un consorte dove creare un proprio branco.

Per un certo periodo si è pensato che il lupo avesse abbandonato i suoi spazi, ma dopo la seconda guerra mondiale, la ricostruzione, le fabbriche e il boom economico hanno portato nei centri urbani della pianura milioni di nuovi lavoratori. Le montagne e le colline dell’Italia furono abbandonate i campi e i pascoli mantenuti puliti da secoli furono riconquistati dai boschi. Successivamente Province e cacciatori liberavano cinghiali, caprioli, daini, cervi estinti quanto i lupi.

Le nuove condizioni di cibo disponibile; habitat adatto e assenza di nemici hanno permesso al lupo di irradiarsi lungo l’Appennino verso nord e verso sud.

Riassumendo. Abbiamo sterminato i lupi attivamente o passivamente, poi li abbiamo favoriti una seconda volta da “animale nocivo” lo abbiamo definito come “specie a protezione assoluta”, tutelata a livello nazionale e internazionale. La nuova sfida oggi nel 2018, è capire se siamo pronti ad accoglierlo con tutte le sue problematiche e il suo fascino.