Pertusio è un comune del Piemonte situato tra la pianura e le prime pendici collinari a sud del rilievo sul quale sorge il Santuario di Belmonte, circa 35 chilometri a nord di Torino. Sul territorio comunale scorrono i torrenti Rossetto e Massiane, entrambi affluenti del Viana.
Il nucleo abitativo del capoluogo del comune di Pertusio si stringe intorno al santuario di San Firmino, dalla struttura architettonica impostata secondo i dettami della scuola juvarriana, sorto nel Seicento come una piccola cappella poi ingrandita nel 1736 e più volte rimaneggiata durante l’Ottocento, e alla chiesa parrocchiale di San Lorenzo, posta su un poggio elevato e di origine molto antica, ma completamente ricostruita nel 1838.
Per chi fosse appassionato di escursioni naturalistiche e di arte religiosa, dal centro del paese è possibile raggiungere prima la frazione Piandane, la più elevata del territorio (497 metri s.l.m), e successivamente il Sacro Monte di Belmonte (Patrimonio dell’umanità Unesco), sito nel territorio del comune di Valperga, in un’area tutelata dalla regione Piemonte come riserva protetta.
Curiosità
I Pertusiesi un tempo erano soprannominati “Caceit”.
Una spiegazione di questo curioso nomignolo ci è data da Giovanni e Luigi Bertotti nel volume “Note sui soprannomi campanilistici degli abitanti delle borgate canavesane” ; pare infatti fossero detti Caceit ‘d Pertus perché mettevano il loro sigillo (o cachet) sulle mele e pesche. Quando un punto era marcio, tagliavano via un quadratino e lo sostituivano con un quadratino sano di un’altra mela o pesca. Lavoro che oggi parrebbe del tutto inutile ma che una volta, in periodi di economia ridotta all’essenziale, poteva avere un certo significato. Nel comperare la loro frutta, bisognava controllare che non vi fossero dei cachet!
Il nomignolo si potrebbe però anche collegare al piemontese caciar (fregare, rubacchiare) sempre quindi in relazione con frodi sui prodotti agricoli, come le mele o altra frutta.
Un ‘altra interpretazione potrebbe essere legata al diritto del feudatario di prelevare parte del vino prodotto. Si racconta che i Pertusiesi costruissero botti con doppio fondo al fine di evitare di dare tutto il dovuto ai Signori e trattenere una quantità maggiore.