Il progetto si rivolge con una attenzione specifica alle tematiche psicoaffettive che riguardano i disabili, le loro famiglie e i caregiver.
Vuole essere un servizio integrativo e non alternativo ai servizi ASL, Sociali, Comunali e delle Associazioni di volontariato sul territorio. Il progetto si fonda su tre presupposti:
- Le persone con disabilità vivono un senso di forte disparità di fruizione di diritti relativi al tema della affettività, sessualità, genitorialità ; vivono la percezione di una alterazione
della propria integrità che non permette di svolgere relazioni interpersonali soddisfacenti. - Le famiglie ed i care giver dal canto loro, vivono un forte senso di impotenza e frustrazione
non potendo attingere ad interlocutori esperti con comprovata esperienza professionale e/o
scientifica sui temi della affettività, sessualità e genitorialità. - La scarsa informazione delle persone con disabilità, delle loro famiglie e care giver; la scarsa sensibilizzazione della cittadinanza sulle implicazioni sociali, etiche, psicologiche e cliniche che la tematica della sessualità nella disabilità comporta; la mancanza di una rete consolidata di cooperazione tra ambulatori di ginecologia, urologia, unità spinale, associazioni di volontariato di patologie fisico- motorie e intellettive trova spesso disorientate le persone con disabilità, i familiari, i caregiver in quanto non possiedono conoscenze specifiche.
Tutto ciò favorisce l’orientarsi verso fonti non istituzionali che avviliscono le persone nella loro dignità e/o verso fonti Istituzionali improprie, creando un dispendio di risorse umane e materiali.