Riflessione sulla disabilità affettività e sessualità
Sabato 10 maggio si è svolto , il Convegno sulla disabilità affettività e sessualità presso la sala consigliare del comune di Ciriè; il Convegno è stato organizzato in memoria della presidente di Volare Alto, Dott.ssa Marisa Bettassa anche lei disabile molto sensibile a questa tematica.
Lei ripeteva spesso che i ragazzi disabili possono e devono vivere e sviluppare la loro sessualità in piena armonia e consapevolezza.
Il convegno mi ha dato spunti per una riflessione da ragazzo disabile
Ora racconterò un po’ della mia esperienza che è stata breve ma intensa come credo per tutti i ragazzi con disabilità. Posso dire che ho avuto molte esperienze ma mai andate a buon fine, sempre tante e belle parole ma quando si arrivava , ai primi approcci per un atto sessuale si aveva un rifiuto, che rispettavo, ma mi interrogavo sul perché domandandomi se il problema dipendeva da me o dalla ragazza. Probabilmente da entrambi per non avere affrontato nel modo giusto questo momento molto delicato
Un’altra esperienza importante che io ho avuto è stata con una ragazza diversamente abile, esperienza che è durata poco, solo sei mesi in cui io mi sono molto divertito e appassionato ma che mi ha lasciato molto deluso e persino arrabbiato dato che mi sono sentito usato e anche bullizzato . Questa ragazza dopo questi sei mesi appassionati e felici in cui mi ero illuso di creare un futuro insieme, mi sono sentito dire che, ti lascio perché sto facendo un percorso di discernimento per poter diventare suora . Da li le nostre strade si sono divise e io mi sono sentito profondamente prostrato e mi sono ripreso grazie all’affetto di mia madre e da chi mi vuole bene
L’importanza di questi seminari, sono molto importanti
perché mettono in evidenza un disagio molto diffuso non solo per i ragazzi fragili ma anche per gli altri.
La sessualità ancora oggi viene vissuta in modo non corretto creando quindi molte difficoltà e paure nel incontro tra ragazzi e ragazze.
Ad oggi esiste una sola realtà che affronta queste problematiche sia attraverso uno sportello d’ascolto dedicato, che con specifici gruppi, gestito e realizzato dalla associazione Insieme per L’handicap di Borgaro Torinese