Chi siamo

 

 

DIRETTIVO

Presidente Mauro Morittu
Vice Presidente Katia Dipasquale
Responsabile amministrativo Carlo Maria Tresso

 

L’associazione Attivitabile si basa sull’esperienza pregressa e specifica di due soci: Carlo Maria Tresso e Mauro Morittu.

Carlo Maria Tresso, 55 anni, residente in Torino, ex dirigente assicurativo, ora consulente nell’ambito di progetti di inclusione lavorativa, ha collaborato con CasaOz, Cooperativa Orso, Abile Job, Cooperjob e altre associazioni che si occupano di persone con disabilità e in generale di persone con fragilità.

È da sempre attivo nel volontariato, fin dal servizio civile svolto presso il Comune di Torino in un progetto sul diritto al lavoro degli handicappati.

Dal 2005 al 2011 è stato consigliere di amministrazione dell’Opera Diocesana Pozzo di Sichar, che possedeva un immobile e che gestiva una comunità mamma-bambino, maturando esperienza societaria e imprenditoriale.

Affronta le iniziative che lo coinvolgono con approccio manageriale e mettendo in campo capacità organizzative di relazione

Nell’esperienza assicurativa ha gestito il settore auto in Italia di compagnie internazionali quali Generali, Groupama e Aviva, con fatturati di propria competenza fino di 850.000 Keuro, coordinando fino a 50 persone e assumendo la gestione dei fornitori; in questo ambito ha maturato, tra le altre, una significativa e specifica esperienza nella gestione dei dati personali e negli adempimenti GDPR.

Mauro Morittu, 51 anni, residente in Torino, nel 1985 inizia la carriera da cuoco presso il ristorante Urbani.

Nel 1988 si trasferisce in Germania e nel 1990 apre la sua prima attività di ristorazione pizzeria e ristorante “Da Mauro”; nel 1998 apre il secondo ristorante “La Sorpresa”.

Nel 1990 ha iniziato una attività di volontariato in un ospedale psichiatrico Maltese Krankenhaus a Bonn organizzando e gestendo laboratori di cucina con ragazzi disabili.

Nel 2003 ha iniziato a collaborare come volontario dell’associazione ANGSA con ragazzi autistici.

I due soci si sono conosciuti in occasione di un laboratorio di cucina per persone con disabilità cognitiva e condividono la visione della disabilità come limite fisico o sociale che può essere affrontato offrendo alle persone con disabilità occasioni di crescere in autonomia e indipendenza.

Sono accomunati dalla convinzione della solidità ma anche della lungimiranza dell’idea di questo progetto e sono complementari in termini di competenze e apporto alla realizzazione dello stesso.