Risoluzione dell’inquinamento del Lago Grande

La posizione geografica dei laghi ha favorito nel corso dei secoli una forte antropizzazione fino all’avvento dell’era industriale, quando il massiccio sfruttamento delle risorse idriche ed energetiche e l’estesa urbanizzazione hanno influito in modo rilevante sull’ambiente. In particolare la qualità delle acque del Lago Grande è progressivamente peggiorata a partire dalla metà del secolo scorso a causa dell’aumento degli scarichi diretti al lago.
I laghi di Avigliana costituivano (sino all’inizio del 1920) un interessante patrimonio lacuale che, in condizioni naturali, trovava il suo equilibrio idrico attraverso l’afflusso delle acque del Lago Piccolo nel Lago Grande tramite il Rio della Meana. In tali condizioni naturali, i due Laghi risultavano interessati da una discreta circolazione idrica con limitatissime variazioni di livello….. Significativi mutamenti a tali condizioni naturali si verificarono a partire dal 1920 con la concessione assentita al Consorzio Irrigatorio delle Gerbole per il prelievo dal Lago Piccolo dal 1° giugno al 10 settembre di ogni anno, di un volume d’acqua di circa quattro milioni di metri cubi, ripristinandone il livello mediante pompaggio dal Lago Grande, col risultato di trasferirvi gli agenti inquinanti.

L’attenzione per l’inquinamento lacustre (essendo i laghi la nostra risorsa naturale più importante), è sempre stata un punto focale per la nostra Associazione, tanto che prima dello svilupparsi del Parco, negli anni 1973-1975, cioè quando si avvia la vita sociale della nostra Associazione, in contatto con l’amministrazione comunale e l’Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo, l’Associazione cercò di promuovere azioni che avviassero studi tesi a migliorare lo stato delle acque.
1) Nel 1973 l’Associazione ritenne utile rivolgersi alla famosa ditta svedese ATLAS COPCO e richiedere un preventivo di spesa per la fornitura di un impianto speciale di loro produzione, denominato “Limno”, già da vari anni ampiamente collaudato in Svezia, per la depurazione delle acque del lago. Gli Amici di Avigliana ritennero che questo potesse essere il primo passo per l’avvio di tutti quei provvedimenti atti a risolvere il problema dell’inquinamento del lago, trattandosi di un impianto di relativamente basso costo e di sicuro effetto.
2) La richiesta di preventivo fu trasmessa al Comune e alla Regione.
3) Nel 1974 i dati scientifici sulle condizioni del lago furono spediti in Svezia alla ditta Atlas Copco per lo studio dell’impianto di rigenerazione.
4) Nel 1975 venne definito di promuovere ulteriori analisi delle condizioni di inquinamento delle acque del lago, da affidare alla facoltà di zoologia dell’Università di Torino.
5) Sempre nel 1975 Atlas Copco Milano, a seguito dei nostri solleciti per l’offerta dell’impianto di depurazione Limno, volle un incontro preliminare con il Sindaco ed alcuni Assessori presso il Comune, con la partecipazione della nostra Associazione.

Il progetto svedese non fu perseguito, ma furono avviate altre iniziative che rispondessero alle medesime esigenze e portarono ai risultati che oggi vediamo:
6) L’Associazione ha supportato l’iniziativa del Comune, sempre per ridurre l’inquinamento del Lago, per la costruzione dell’anello fognario attorno al Lago Grande (nell’ambito di una progettazione generale per il rifacimento della rete fognaria con separazione delle acque bianche e nere).
7) L’Associazione si è attivata a suo tempo, d’intesa col Comune, anche presso la Regione Piemonte, per trovare una soluzione all’annoso problema dei prelievi di acqua da parte del Consorzio delle Gerbole. Il problema venne risolto in tempi successivi attivando il pompaggio direttamente dal Lago Grande, in profondità, per liberare i fondali dai fanghi responsabili dell’eutrofizzazione.

Quest’attività che oramai è lontana nel tempo e forse dimenticata, non ha certo risolte le problematiche relative al Lago, ma è stato più che un contributo, direi uno stimolo. Nella realtà sottolinea il pensiero dello statuto, cioè lo spirito dell’Associazione tesa a promuovere, coinvolgere e gestire nel proprio ambito, ma rispettosa del ruolo, alcune iniziative per il miglioramento della nostra Città.