Il parco naturale dei laghi di Avigliana

Il parco naturale dei laghi di Avigliana è un’area naturale protetta ubicata nell’anfiteatro morenico di Rivoli-Avigliana, la cui sezione destra è compresa tra il monte Pirchiriano (Sacra di San Michele) e la collina di Rivoli.
E’ costituito da tre ecosistemi: i due laghi, la palude dei Mareschi e le colline moreniche.
I laghi sono gli unici sopravvissuti tra quelli formatisi in seguito alle due ultime grandi glaciazioni pleistoceniche in Valle di Susa.
Il parco è stato istituito nel 1980 allo scopo di tutelare l’ecosistema della zona dei due laghi di Avigliana e della palude dei Mareschi, anche limitandone l’antropizzazione.

Il lago Grande

Il Lago Grande, un tempo detto Lago della Madonna, ha una estensione di 91,4 ettari, una profondità massima di 28 metri e si trova a quota media 352 m. s.l.m. Dal lato nord-ovest del Lago Grande fuoriesce il canale della Naviglia, il corso d’acqua emissario che attraversa la torbiera della Palude dei Mareschi tra Avigliana e Sant’Ambrogio di Torino per immettersi nella Dora Riparia.
Nella zona oggi paludosa dei Mareschi a seguito del ritiro del ghiacciaio segusino si era probabilmente formato anche un terzo lago, che però ebbe vita breve essendo stato in gran parte ricoperto dai detriti scivolati giù dai rilievi collinari circostanti.
Posto più a settentrione di quello Piccolo, sulle sue rive si sono sviluppate varie attività umane e, di recente, è tornato balneabile. Lungo la sponda nella parte settentrionale del lago è stata costruita una passerella galleggiante ad uso turistico.
Nel 2016 il Lago Grande è stato giudicato da Legambiente e Touring Club Italiano del terzo lago più bello e pulito d’Italia.
Di particolare interesse sulle rive del lago è il Santuario della Madonna dei Laghi.
 

 

Il lago Piccolo

Il lago Piccolo, detto anche Lago di Trana e un tempo chiamato Lago di San Bartolomeo (dal nome della borgata che si affaccia sulla sua sponda meridionale), ha un’estensione di 61,09 ettari, una profondità massima di 12 metri e si trova poco più in alto del lago Grande a quota media 356 m. s.l.m. Riceve tanti rivi immissari dalle colline boscose circostanti, il più importante dei quali è il Rio Freddo, e sversa le sue acque nel Lago Grande per mezzo di un canale che taglia a metà l’istmo.

A differenza del Lago Grande conserva abbastanza bene le caratteristiche naturali ed è un’apprezzata oasi naturalistica; sulle sue rive vi sono prati, una fascia di boschi e canneti e non è consentita la balneazione.

 

I Mareschi

I Mareschi costituiscono la zona palustre più occidentale d’Italia, situati nell’area pressoché pianeggiante in cui scorre il canale della Naviglia, unico emissario dei due laghi verso la Dora Riparia. Una particolarità era un tempo costituita dal fatto che, seppur raramente, la direzione del flusso dell’acqua si potesse invertire a seconda del livello delle acque del Lago grande e della portata della Dora.

Nel territorio del parco si trovano anche gli edifici di un’ormai dismessa fabbrica di esplosivi (la Dinamite Nobel), che costituisce attualmente un museo. Un altro edificio era invece sede della fabbrica di vernici Duco-Montecatini, dove trovò lavoro lo scrittore Primo Levi nell’immediato dopoguerra, e alla cui scrivania compose gran parte della sua celeberrima opera Se questo è un uomo.

 

Flora e fauna


La zona del lago ha una fauna tipicamente prealpina lacustre ed è biotopo confinante con quello di collina e bassa montagna e della zona umida dei mareschi.
La fauna avicola è particolarmente abbondante nei laghi, l’area ospita numerose specie di uccelli tra cui aironi cenerini, germani reali, folaghe, svassi e gallinelle d’acqua. Nella palude si trovano anche rane e fagiani.
Le specie ittiche presenti sono carpa, carassio, persici trota (black bass), persici reali, persici sole nonché tinche e scardole. È anche presente una florida popolazione di pescigatto.

La flora del parco è quella tipica delle zone umide.