Giacomo Jaquerio
In occasione delle celebrazioni per i 650 anni dalla nascita del celebre pittore Giacomo Jaquerio (1375-1453), il maggior rappresentante della pittura tardo gotica in Piemonte, l’Associazione Amici di Avigliana, tramite il divulgatore storico e culturale Andrea Carnino, ha organizzato nei pomeriggi di sabato 5 e domenica 6 aprile una serie di visite al Santuario della Madonna dei Laghi.
Il santuario fu costruito attorno ad un pilone medievale decorato da un affresco raffigurante la “Madonna del Latte” tra la cinta muraria del paese, davanti al quale era solita recarsi in preghiera Bona di Borbone, consorte del Conte di Savoia Amedeo VI detto il “Conte Verde”. La sovrana chiedeva la grazia di avere un erede maschio, desiderio esaudito il 24 febbraio 1360 con la nascita nel Castello di Avigliana del futuro Conte di Savoia Amedeo VII, soprannominato il “Conte rosso”. Attorno al pilone venne costruita una piccola edicola, gestita dagli Agostiniani e nel 1447, per volere del Duca di Savoia Ludovico l’affresco venne ridipinto secondo lo stile gotico internazionale. L’immagine della Vergine ha i tipici lineamenti di quelle che ornano la sagrestia e il presbiterio della Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso e l’abside della Pieve di San Pietro a Pianezza, opere di Jacomo Jaquerio. Quindi questo affresco potrebbe essere opera di Jaquerio o di un membro della sua scuola.
I visitatori hanno avuto la possibilità di ammirare anche il magnifico polittico di primo Cinquecento di Defendente Ferrari, che raffigura “l’Annunciazione con i Santi Rocco e Sebastiano”, facente parte della collezione del Duca di Savoia Carlo Emanuele I e le splendide tele donate dal suo sestogenito il Cardinale Maurizio.
Con Andrea Carnino erano presenti i rievocatori del Gruppo Storico La Corte del Conte Rosso di Avigliana e nella giornata di sabato anche quelli del Gruppo Storico di Rivoli.
Sono venute tantissime persone, alcune anche da Cremona. Tra i visitatori anche Manuela Massola del “Filo della Memoria” de “Il Colibrì Aps” e Nadia Cappai, coordinatrice del Museo di Reano.