Modesto Abelli

“… A partire dal 1900 la direzione del Dinamitificio passò nelle mani del comm. Modesto Abelli, tecnico di valore…Ma la realizzazione più importante dovuta al comm. Abelli fu nel 1908 l’impianto di un nuovo grande polverificio in località Allimandi, per la produzione della polvere senza fumo C2 destinata alle grandi artiglierie moderne. … Avigliana anche a questo proposito costituisce un interessante laboratorio della trasformazione, soprattutto per i fatti capitati nel 1910. Abelli diventa protagonista anche della scena elettorale. Un personaggio chiave. E’ il direttore liberale del Dinamitificio, molto amato dagli operai, che diventa anche sindaco di una giunta espressa da un blocco popolare che emarginerà i clericali e padre di 10 figli…Con lui il dialogo è facile e i sentieri del rinnovamento politico e sindacale sembrano percorsi da un irrefrenabile entusiasmo ed ottimismo. Abelli rappresenta sul piano umano e politico il modello dell’industriale illuminato, il filantropo classico dell’età giolittiana…Quando all’improvviso muore nel maggio 1911, a soli 52 anni, nel pieno delle energie intellettuali, è sindaco di Avigliana, di tutta la città; i socialisti lo piangono come uno di loro, inchinandosi alla sua opera.
(Tratto da “Il DINAMITIFICIO NOBEL DI AVIGLIANA” di S. Sacco e G. Richetto ed. Melli)

Il giornale La Sentinella delle Alpi di Cuneo del 26 maggio 1911 così titolava a proposito degli “Imponenti funerale del dott. comm. Modesto Abelli in Avigliana. ….la salma, giunta da Torino ad Avigliana al mattino, era stata deposta in un locale della stazione ferroviaria trasformata in camera ardente. …La stessa folla, cui eransi poi riunite le innumerevoli rappresentanze – da quella del Ministero della guerra e dei vari Municipi, alle altre dei Sodalizi operai giunte coi treni nel pomeriggio – formava l’immenso interminabile corteo che alle 16,30 moveva, per un percorso di circa due chilometri lungo il quale altre persone in folla erano disposte, dirigendosi al Camposanto…”