Ricordi di Barcamp…..

Margherita Hack a 100 anni dalla nascita di Andrea Ainardi Associazione Astrofili Segusini
(AAS)
A 100 anni dalla nascita e a quasi 10 dalla morte un breve ricordo di Margherita Hack,
astronoma “un po’ per caso”, come raccontava lei, scienziata, divulgatrice instancabile e amica
degli astrofili.
Cieli Perduti: testimonianze archeoastronomiche sulle alpi occidentali
Alberto Cora INAF – OATo/SAIt

I ritrovamenti archeologici, sul continente africano, testimoniano come l’uomo da almeno 40.000
anni osserva il cielo. Analoghi ritrovamenti in europa databili 20.000 aC documentano
l’attenzione che avevano i nostri progenitori per l’astronomia. In questa occasione ci
concentreremo sulle tracce archeoastronomiche lasciate dall’uomo del paleolitico e dell’età del
bronzo disseminate sulle Alpi Occidentali.
LA SOSTENIBILITA’ ARRIVA DALLO SPAZIO
Giorgio Irtino – Ricercatore e divulgatore indipendente
Lo Spazio è una delle dimensioni in cui si giocheranno nei prossimi anni le molteplici sfide della
sostenibilità sulla Terra. Il ruolo delle tecnologie di Osservazione della Terra (EO) sarà
determinante per supportare e monitorare il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile
(SDG) definiti dall’Agenda ONU 2030.
E per ridurre l’impatto ambientale saranno costruite centrali fotovoltaiche orbitanti in grado di
catturare l’energia solare e convogliarla sulla TerraL.,
IL COSMONAUTA DIMENTICATO NELLO SPAZIO
Mario Maiullari – Astrofilo indipendente

L’incredibile avventura del cosmonauta scelto Sergei Krikalev, rientrato sulla terra il 25 marzo
1992, reduce da oltre 311 giorni trascorsi, suo malgrado, nello spazio a bordo della stazione
spaziale Mir, a 350 km dalla Terra. Era rimasto intrappolato a bordo della stazione molti mesi più
del previsto, dimenticato dalla nazione che lo aveva lanciato in orbita, per una ragione molto
semplice: la nazione non esisteva più.
Il Cigno di Harvard – riflessioni didattiche sulla figura di Henrietta Swan Leavitt
Agostino Giampietro – Unione Biellese Astrofili (UBA)

L’intervento si propone di illustrare alcune ipotesi di percorsi disciplinari da portare all’interno
delle scuole, attraverso la costruzione di una unità didattica di apprendimento afferente alle
Scienze Umane ma con riflessi interdisciplinari. Verrà declinata su alcuni obiettivi legati
all’Educazione Civica e all’Agenda 2030, partendo da un punto di vista storico/biografico e riguardante la discriminazione femminile e la lotta all’emancipazione, nonché gli stereotipi di genere. La comprensione della realtà accademica americana di inizio ‘900 attraverso l’impiego
di giovani donne laureate note come le “donne computer” rappresenta un terreno fertile di discussione su problematiche sociali, pedagogiche e scientifiche, attraverso un “contesto di realtà” immerso in una cornice astronomica. La scoperta delle variabili cefeidi e la “misura più allargata” dell’universo conosciuto
Le misteriose e timide IADI
Ilario Mauro Berto – Unione Biellese Astrofili (UBA)

Misteriose e timide sono due aggettivi che ben si confànno a questo asterismo poichè il loro mito presenta molte interpretazioni. Le Iadi (in greco antico: Ὑαδες,) sono personaggi della mitologia greca e il loro nome significa “portatrici di pioggia” e sono delle ninfe dei boschi, delle fonti e delle paludi. Nella mitologia antica greca, erano le figlie di Atlante e dell’Oceanina Etra e sorellastre delle Pleiadi ma in altre mitologie le loro origini sono assai diverse. Sono conosciute da molto tempo, esse sono anche rappresentate nelle incisioni del paleolitico nelle grotte di Lascau e citate da Omero nell’Iliade nella descrizione dello scudo di Achille e da Esiodo nel suo
testo le opere e i giorni ”Quando le Plèiadi poi, le Íadi, e il forte Orione scendono in mare, ricorda che quella è stagione d’arare.” Posso infine definirle timide perchè si nascondono dietro la luce preponderante di Aldebaran ma non per questo non meno visibili essendo l’ammasso aperto più vicino a noi.
Fenomeni astronomici nella Torino del settecento
Gabriella Bernardi – Giornalista e podcster scientifica

Dalle eclissi di sole alle aurore boreali, i fenomeni celesti usuali o meno di una Torino del passato.
Gli ammassi globulari
Marco Bruno – CPAP – Circolo Pinerolese Astrofili Polaris
Coming soon….

Piccoli ossevatori crescono
Roberto Bonamico – SAIt/Osservatorio BSA Savigliano
Storia dell’osservatorio Astronomico BSA amatoriale dalla sua nascita alla partecipazione ad un progetto di ricerca internazionale.
Missione JUICE – Giove e le sue lune ghiacciate
Giuseppe Sarri – ESA Responsabile Missione JUICE
“JUICE (JUpiter ICy moons Explorer) e’ la prima “Large Mission” del programma ESA Cosmic Vision 2015-2025.

La missione’ stata selezionata nel 2012 ed ha iniziato la fase di sviluppo nel 2015. Il lancio e’ previsto nell’ aprile 2023 e l’ arrivo a Giove nel luglio 2031. La missione
scientifica durera’ quattro anni e comprendera’ l’ osservazione di Giove ed i suoi satelliti ed in particolare le lune ghiacciate: Ganimede, Europa e Callisto. Dopo una breve introduzione sul ruolo dell’ ESA (Agenzia Spaziale Europea) la presentazione si concentrera’ sugli elementi caratteristici della missione, I requisiti trainanti per il progetto del satellite e la strategia per raggiungere Giove ed eseguire le osservazioni. L’ importanza storica delle osservazioni fatte da Galieo Galilei sara’ anche ricordata.”

WAIDSO
Kristijan Boros – SAIt
Misura per la costituzione del Western Alpine International Dark Sky Oasis
TLP: fantasie o realtà?
Walter Ferreri INAF-OATo

I fenomeni lunari transienti, in inglese transient lunar phenomenon (TLP) sono reali o frutto della
nostra immaginazione?

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