Nole: cenni storici

Quando nel XIX secolo si lavorò per il passaggio della ferrovia Torino-Ceres (ora SATTI), si trovarono in Nole alcune tombe galloromane.

E’ dunque evidente, data l’abitudine romana di costruire le tombe nei pressi delle strade principali, che già a quell’epoca Nole si trovasse su un importante nodo viario (e ritrovamenti successivi confermano questa supposizione), mentre per la frazione Vauda si sono trovati insediamenti preromani e preceltici.

E’ comunque nel medioevo che Nole lascia le prime tracce documentali; il primo documento “storico”  conservato nell’archivio di Nole, risale infatti al 12 giugno 1355 ed è una pergamena inerente i terreni di pascolo.

Il paese di Nole era celebre per l’industria delle fruste (il “foet”). L’artigianato delle fruste si è sviluppato sino alla metà del XX secolo, quando le industrie presero a sostituire gradualmente tutte le altre attività.

Nole ha dato i natali a Franco Balmamion, ex campione italiano di ciclismo, due volte vincitore del “Giro d’Italia” ed all’illustre studioso linguista Padre Vittorio Merlo Pich, autore della prima grammatica Swahili.