ENERGIA OSCURA
Nel 1998 tre astrofisici: Saul Perlmutter, Brian P. Schmidt e Adam Riess fecero una scoperta che gli è valsa il Premio Nobel per la Fisica (2011).
Scoprirono che l’espansione dell’Universo dovuta al Big Bang, anziché rallentare, sta accelerando.
Ciò presuppone l’esistenza di una forma di energia che si oppone alla forza di gravità, che tenderebbe a far rallentare l’espansione; quest’energia, in analogia con la materia oscura, viene chiamata “energia oscura” (EO).
Nel modello cosmologico basato sul Big Bang, l’energia oscura è un esempio di energia a pressione negativa diffusa in tutto lo spazio.
L’introduzione dell‘EO è attualmente il modo più accreditato fra i cosmologi per spiegare le osservazioni dell’Universo in espansione accelerata e per giustificare la frazione di massa-energia mancante.
La teoria quantistica della materia (primi anni del ‘900) ha evidenziato che anche il vuoto possiede una ben definita energia, determinata dalle coppie di particelle e antiparticelle che si formano e si annichilano continuamente.
L’ipotesi dell‘EO, oltre a giustificare l’esistenza di una forza antigravitazionale presente in tutto l‘Universo, potrebbe anche rappresentare l’energia del vuoto prevista dalla meccanica quantistica.
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