Cronaca di un pasto annunciato , di volontari che han partecipato e di Credito e Solidarietà che ha aiutato.

Chi leggerà questo racconto ed avrà voglia di unirsi all’ avventura deve innanzitutto sapere che per servire un pasto caldo alle ore 11,30, occorre mettere una sveglia alle 7 del mattino , pioggia o sole , estate od inverno…
non fa differenza.

E quando la sveglia suona non puoi semplicemente spegnerla o fingerti morta perché subito senti risuonare nelle orecchie il brontolio dello stomaco di chi mangerà in ritardo per colpa tua…e questo rumore si farà più assordante tanto più sarà il tempo che impiegherai ad alzare la testa dal cuscino. Quando finalmente arrivi nei locali della Mensa del Povero della Parrocchia di Sant’Alfonso

ecco i tavoli già sono apparecchiati ed i sacchetti per il pranzo da asporto già appesi.
Eh siiiii ! perché gli altri volontari sono al lavoro da ben prima delle otto e tu ti senti una lavativa per esserti crogiolata nel letto !
Comunque, messa da parte la vergogna, ti avvii verso la cucina ed inizi ad ingaggiare una prima battaglia con ciò che servirà come condimento della prima portata, pasta, riso o minestra che sia. Ed in quel momento capisci perché i bambini piangono se offri loro un piatto di verdure!
Quelle anime candide già conoscono la malvagità degli ortaggi e ti vogliono salvaguardare! Infatti accade che tu prenda le verdure con mano guantata e loro cerchino di guizzare via, scivolose e perfide , si lascino cadere da tutte le parti fuorché nella pentola ed a volte pure si impuntino e da lì a tagliare il guanto od anche il dito invi contenuto… è un attimo!

Poi all’ improvviso un grido ti distoglie dalla battaglia…
E’ arrivata la PROVVIDENZA!!!
E miracolosamente sul lindo tavolo d’acciaio si materializza una tale diversità di cibo che il miracolo dei pani e dei pesci e pure quello di Cana diventano roba da principianti!
Infatti da grandi scatole di cartone e da sacchi colorati si estrae un po’ di tutto, dal banale ma prezioso pane, ai formaggi, salumi , carne , frutta , verdura e finanche qualche bottiglia di vino …
A volte la ” Provvidenza ” ti stupisce con effetti speciali….
I culurgiones e le bistecche vegane ne sono un esempio!
Una signora ha portato anche dei fiori ..ma mani poco romantiche non han voluto metterli nei sacchetti con il cibo… peccato!
Occorre però che la lirica si interrompa e per un attimo subentri la prosa, perché in verità la “Provvidenza” si avvale di meriti terreni che vanno attribuiti a chi, dal piccolo negozio, alla mensa aziendale per arrivare fino al supermercato , ha in avanzo cibo che, per data di scadenza o di produzione, andrebbe “smaltito” ed invece viene messo a disposizione di meravigliosi volontari che quotidianamente lo recuperano e lo consegnano alle varie mense della città.
Prova tangibile è che mentre iniziano a volare le colombe pasquali nella Mensa dei Poveri piovono i panettoni!
Dopo l’arrivo della “manna piovuta sul tavolo” i ritmi si accelerano… si seleziona il cibo, si congela l’eccesso, si completano i sacchetti da asporto e si distribuiscono piccole quantità di brioches e pizza a coloro che già sono in attesa ….insomma una colazione tardiva od un piccolo aperitivo per gli avventori più mattinieri.
Poi arriva il furgone del Comune, nel nostro caso Torino, con quello che sarà la seconda portata del pranzo che normalmente consiste in un piatto preconfezionato e caldo di carne e verdura o freddo di formaggio ed insalata.
Mentre tutti i volontari sono in queste faccende affaccendati la nostra meravigliosa cuoca Gina compie la sua opera di magia..solo pochi eletti infatti sanno combinare ingredienti che arrivano in ordine sparso e magari all’ ultimo minuto e realizzare un centinaio di piatti di pasta o riso.

Se il risultato è pure gustoso e cotto a puntino allora ci deve essere veramente un tocco di incantesimo.
Questo prodigioso primo piatto è contemporaneamente punto di partenza ed arrivo, un piacere condiviso da chi offre e chi riceve.

La sua preparazione parte da lontano…. da bonifici periodici e non ,
dal cinque per mille,

dai contributi di Fondazione e Banca , dal “Mio Dono” , da “Noi Insieme” insomma da tutti i rivoli che fanno confluire denaro al conto corrente di Credito e Solidarietà Odv e che si trasformerà in ingredienti per il suddetto primo piatto.
E poi … arriva il momento cruciale… quando la pasta od il riso sono pronti ecco che la partenza di trasforma in arrivo, il piacere di dare nella necessità del ricevere, ed una ventata di frenesia coinvolgerà tutti, sfamanti ed affamati. In un breve lasso di tempo il cibo si teletrasporterà mezzo vassoi, piatti e pseudo camerieri dalla pentola allo stomaco dei commensali.

Con più calma poi si distribuirà la seconda portata.
Poi , quando sui tavoli rimarranno solo briciole , inizia la resa finale ..
Pentole, piatti e cucchiai verranno lavati ed asciugati in attesa che il tutto ricominci il giorno dopo mentre le povere forchette ed i fragili coltelli verranno gettati nel bidone della plastica in attesa… di una promessa di riciclo .

Poi tutti via…
chi con la pancia piena di cose buone chi con il cuore pieno di cose belle..

Rosanna Musso