Premi QUI per ammirare i luoghi d’arte dell’Abbazia
L’arte nella Cripta
Sigillata da duecento e più anni, nascosta agli occhi del mondo da un semplice muro di mattoni frapposti con ogni probabilità quando la fondazione abbaziale veniva trasformata in parrocchia (1792), la cripta dell’Abbazia di Casanova aveva lasciato traccia di sé solo in un paio di fugaci accenni nei documenti.
Risale al 1995 il suo ritrovamento: la cripta si trova sotto il coro della chiesa e si tratta di un’ampia camera con volta a botte ribassata e cospicue pitture su di essa e alle pareti.
L’arte sacra nel Museo
Il Museo di Arte Sacra, durante la presentazione di apertura della Sagra del Peperone 2022, viene ammesso alla rete museale Carmagnolamusei. Nel Museo, ubicato nella sacrestia grande della chiesa, dove era esposto un paramentale completo in oro, argento e seta della fine del Seicento di particolare pregio e attualmente nel Museo Diocesiano di Torino, una significativa collezione di arredi e paramenti liturgici e reliquie donate dal conte Lodovico Salvi del Pero, due statue lignee, armadi secenteschi e due tele: Erodiade attribuita a Francesco Cairo (1607-1665) e un dipinto del XVII secolo di autore ignoto, raffigurante S. Benedetto e S. Bernardo ai lati della Vergine con Bambino.
L’arte nella Chiesa dell’Abbazia
L’Abbazia di Casanova, la cui fondazione risale all’anno 1137, va vista soprattutto come un ricettacolo di stili e concezioni artistiche diverse considerando il fatto che fu fondata nella seconda metà del secolo XII da un gruppo di monaci cistercensi su terreni donati all’Ordine dai Marchesi di Saluzzo.
L’Abbazia, ricca di opere d’arte, si presenta in buona parte restaurata. È ricca di affreschi di Domenico e Bartolomeo Guidobono, di grandi tele di Federico Cervelli, la maggior parte poste nella navata centrale incastonate in sontuosi stucchi di Francesco Maria Scala di Cadapiano.
Via Crucis
Nelle navate laterali della Chiesa, si possono ammirare le 14 stazioni della Via Crucis donate da Casa Savoia.
