ISPETTORI DEL LAVORO IN RIVOLTA PER CARENZA D’ORGANICO
L’articolo riporta un caso locale, ma, dalla nostra esperienza, abbiamo ragione di ritenere che sia un fatto di rilevanza nazionale, come dimostra lo sciopero indetto. Gli ispettori del lavoro infatti sarebbero un ottimo strumento per tutelare il lavoro in tutte le sue forme, dalla sicurezza e, magari, anche dalle pratiche di mobbing…
Fonte: www.toscanamedianews.it – articolo della redazione – 26/02/2022
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Gli ispettori del lavoro della Toscana si sono riuniti all’esterno delle sedi provinciali da Firenze a Livorno a Pisa per lo stato di agitazione a livello nazionale in vista dello sciopero del 4 Marzo. I sindacati Fp Cgil e Cisl, Uilpa, Flp, Confintesa, Confsal Unsa e Usb hanno indetto il primo sciopero dell’Ispettorato del Lavoro in un clima definito “di profondo disagio” per i lavoratori e di enormi difficoltà per il necessario servizio di tutela del lavoro “Il personale ispettivo e il personale amministrativo si trovano ad operare in assoluta scarsità di risorse strumentali e con organici gravemente insufficienti”.
“Sosteniamo la necessità di maggiori assunzioni ed investimenti per dare maggiore tutela del lavoro, comprese le nuove e complesse attribuzioni, come in tema di sicurezza del lavoro che necessitano di specifiche assunzioni, professionalità e formazione, ad oggi insufficienti. La strage quotidiana dell’insicurezza sul lavoro, ha bisogno di una risposta dello Stato vera e concreta, non possiamo fermarci alle campagne di comunicazione in cui il personale dell’Ispettorato viene dipinto quale panacea senza che ci siano le necessarie assunzioni e riconoscimenti professionali ai lavoratori. Le assunzioni tanto gridate in tutti i comunicati della politica, in realtà non sono ancora arrivate ed al contempo le competenze di questo personale sono aumentate con l’estensione alla materia di sicurezza del lavoro in tutti i settori lavorativi senza una adeguata formazione specialistica e, soprattutto, preventiva alla citata estensione di competenze. In Toscana questa contraddizione è evidente: gli ispettori tecnici sono pochissimi, uno solo per il territorio di Livorno e appena due per il territorio di Pisa a fronte di un territorio industriale che vede la presenza, ad esempio, dei distretti del conciario, del metalmeccanico, il cantieristico e il chimico”.