BURN OUT: MALATTIA DIAGNOSTICATA DA OMS: COME RICONOSCERLO
Riproponiamo un articolo del 2019, he aveva ottenuto 128 visualizzazioni su questa pgina, perché lo riteniamo importante come fenomeno assimilabile al mobbing e che abbiamo verificato in molti lavoratori nel settore della sanità pubblica e privata
L’Organizzazione Mondiale della Sanità l’ha inserito nell’International Classification of Diseases (ICD), il manuale che l’Oms affida ai medici per diagnosticare le malattie
Ormai il termine “burnout” è entrato nel lessico comune, per indicare un esaurimento fisico e psicologico causato dal lavoro. Ora la dicitura potrebbe comparire anche nelle cartelle cliniche. Il burnout è classificato nella sezione che riguarda l’occupazione e la disoccupazione. I criteri per diagnosticarlo sono tre: esaurimento psichico e fisico; alienazione, negatività e cinismo legati al lavoro; una riduzione della qualità delle performance lavorative.
Prima di diagnosticare il burnout, i medici devono escludere che non si tratti di disturbi dell’adattamento, dell’ansia o dell’umore. La diagnosi, inoltre, dovrebbe essere limitata all’ambiente di lavoro e non dovrebbe applicarsi alla vita fuori dall’ufficio.
Il burnout è da anni materia di studio. Il primo studio riconosciuto risale al 1974, a opera dello psicologo Herbert Freudenberger. Ai tempi non era considerato un disturbo mentale reale.
Fonte: Huffingtonpost.it 28/05/2019
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Sintesi a cura della redazione Risorsa