VADEMECUM LIBERIAMO IL LAVORO
Pubblichiamo volentieri il comunicato stampa a cura di Sicurezza&Lavoro, ricco di suggerimenti e informazioni utili in tema di discriminazioni, tra cui rientra a pieno titolo (purtroppo) il mobbing:
Essere sicuri vuol dire avere la possibilità di essere e sentirsi se stessi ovunque ci si trovi, che sia tra le mura domestiche, per strada, nel contesto lavorativo o in quello scolastico/universitario.
Essere sicuri, però, vuol dire anche camminare nei corridoi della nostra seconda casa, la scuola o l’università, e sentirci accettati. Io mi sento sicura se so di non essere giudicata per chi sono, il mio orientamento sessuale, la mia fede religiosa, il colore della mia pelle, la mia lingua o il mio modo di vestire.
Essere sicuri quindi vuol dire vivere la quotidianità in ambienti privi di pregiudizi e preconcetti sociali che possono essere sconfitti e contrastati attraverso la cultura, la coscienza collettiva e lo spirito critico.
Dopo la presentazione all’Auditorium della Città metropolitana di Torino, è ora disponibile online il vademecum “Liberiamo il lavoro” (formato .pdf) per riconoscere e contrastare le discriminazioni in ambito lavorativo.
È un libretto di 36 pagine, realizzato da Città Metropolitana di Torino, Agenzia Piemonte Lavoro – Centri per l’impiego, Ufficio della Consigliera di parità provinciale, Cgil, Cisl e Uil.
La pubblicazione è divisa in tre parti:
- Le parole per conoscere e per farsi rispettare(discriminazioni dirette e indirette; molestie; pari opportunità);
- Le parole per conoscere e per difendersi(nodo metropolitano contro le discriminazioni; consigliera di parità; sindacato; tutela e patrocinio legale; fondo vittime);
- Le discriminazioni nel mondo del lavoro, anche con esempi e storie reali (nell’accesso al mondo del lavoro; durante il lavoro; alla cessazione del rapporto di lavoro).
Al fondo, sono inoltre indicati indirizzi utili ai quali rivolgersi per ottenere informazioni e assistenza, anche per accedere alle tutele previste dal nostro ordinamento, come il patrocinio legale a spese dello Stato e l’accesso al Fondo Vittime di discriminazione.
In particolare, viene sottolineata la possibilità di reintegrazione nel proprio posto di lavoro (o un indennizzo pari a 15 mensilità, oltre al pagamento delle retribuzioni dal giorno del licenziamento a quello della reintegrazione, compresi i contributi maturati), a seguito di un licenziamento discriminatorio, così come previsto dall’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori.
Il licenziamento discriminatorio – si ricorda – è quello nei confronti di un lavoratore o una lavoratrice “a causa della sua affiliazione o attività sindacale ovvero della sua partecipazione a uno sciopero” o “a fini di discriminazione politica, religiosa, razziale, di lingua e di sesso” (articolo 15 dello Statuto dei Lavoratori).
Hanno collaborato alla realizzazione della pubblicazione:
- Servizio comunicazione della Città metropolitana di Torino;
- Città metropolitana di Torino (Antonella Ferrero, Gabriele Fasolino);
- Consigliera di Parità della Città metropolitana di Torino effettiva (Gabriella Boeri);
- Consigliera di Parità della Città metropolitana di Torino supplente (Michela Quagliano);
- Cgil Torino (Elena Petrosino, Lorena Cardone, Elisabetta Mesturino);
- Cisl Torino (Maria Cristina Terrenati);
- Uil Torino (Teresa Cianciotta, Francesca Fubini);
- Agenzia Piemonte Lavoro (Miranda Andreazza, Giusi Badagliacca).
Il libretto è in distribuzione gratuita in 5mila copie in tutto il Piemonte, presso sindacati, centri per l’impiego e uffici che si occupano di lavoro e/o contrasto alle discriminazioni, come il Centro San Liborio – FabLab Pavone, gestito da Sicurezza e Lavoro in via Bellezia 19 a Torino.
Fonte: Loredana Polito
Vai allo speciale Internet http://www.cittametropolitana.torino.it/speciali/2019/liberiamo_lavoro/