LA SOCIETA’ SIGNORILE DI MASSA
E’ il titolo del libro di Luca Ricolfi, sociologo presso l’Università di Torino. Si tratta di un’analisi sull’evoluzione della società italiana (appunto una società di signori, non in senso feudale, ma aperta a tutti) dove chi lavora è stato superato numericamente da chi non lavora, classe di genitori e nonni che hanno raggiunto una certa opulenza e possono mantenere i figli disoccupati . Non è qui il caso di approfondire tutte le teorie espresse nel testo, ma ci ha colpito un capitolo sulla “disoccupazione volontaria dei giovani”. Racconta il professore di alcune telefonate di mamme che “cercavano lavoro per conto dei figli” ad un ristoratore che voleva assumere personale e non lo trovava. Una di queste mamme chiedeva se il figlio potesse fare giornate corte perché “non era abituato a tante ore di lavoro”. Un’altra diceva stizzita che “ non aveva messo al mondo un figlio per farlo lavorare di sera”. Altre chiedevano eccezioni sull’orario (prima o dopo dell’orario di apertura del ristorante) oppure di non far lavorare il figlio nei week-end (quando i ristoranti sono pieni, almeno secondo quanto diceva Berlusconi). Incredibili le richieste di un’altra che chiedeva di farlo stare a casa di sabato perché “altrimenti la sua ragazza s’incazza !” oppure di far arrivare al lavoro più tardi la figlia il venerdì perché “ogni settimana il venerdì va dal parrucchiere”. Non vogliamo qui certo abbracciare la teoria della Fornero sui figli “choosy”. Anche se queste storie assurde riportate dal professore sono vere, per altri casi di giovani volonterosi sorge un’altra domanda: “Ma quanto i datori di lavoro sono disposti a pagare questi giovani con l’evangelica giusta mercede ?”. Sono le due classiche facce della stessa medaglia cioè che il lavoro, in certi settori c’è ma alcune volte è sottopagato. Inoltre, dalle statistiche di Risorsa sull’età di chi subisce mobbing, risulta che il 5% è tra i 20 e i 29 anni. Non è poi molto, ma sottende un’altra piaga della nostra società: quel precariato che spinge i padroni a licenziare un lavoratore perché tanto.. ce ne sono altri dieci !
Fonte: La società signorile di massa di Luca Ricolfi – Ed. La nave di Teseo