HO COLTO LA PRIMA VIOLA di Suor Adrianilde Franchin I.S.M.C

HO COLTO LA PRIMA VIOLA

riflessione quaresimale

Oggi, attraversando il mini-giardino della mia casa di Milano, ho visto tra l’erba verde spuntare un colore che sapeva di vita nuova: era la prima coraggiosa viola e l’ho colta.

Meraviglia e stupore per la forza della vita che sempre nuova rinasce sfidando il freddo che ancora si fa sentire! Subito dopo ho pensato: a chi posso donarla come segno di affetto?

Il Signore sa che ho un debole per l’Arsenio e non penso si sia offeso se ho collocato l’umile fiore davanti a qualcuno che di umiltà se ne intende.

Le indicazioni liturgiche quaresimali dicono di non mettere fiori in chiesa, ma un’eccezione si può fare per due motivi: il colore della viola è tipico della penitenza quaresimale e poi questo fiore che quasi si nasconde sotto le sue grandi foglie cuoriformi apre alla speranza che sa di Primavera e quindi di vita che rinasce.

Tutto porta alla Vita, perché la Quaresima è preparazione alla vita, quella Vita che Cristo ci dona con la sua Risurrezione.

Certamente qualche “piccolo fioretto” quaresimale fa solo bene a noi, abituati a non rinunciare a niente, ad avere tutto e subito, ad eliminare tutto ciò che può essere causa di sofferenza. È giusto, siamo fatti per la vita, ma mettiamoci accanto a Cristo, che è nostro Signore e Maestro; proprio guardando Lui proviamo in questo periodo che precede la grande festività pasquale a chiedergli: “Signore, come posso mettermi in cammino accanto a Te per preparami a celebrare bene la tua Risurrezione?”

Sono sicura che ciascuno di noi riceverà la risposta che il Signore non tarderà a spedire (magari su WhatsApp) perché la nostra domanda gli fa capire quanto Lo desideriamo e quanto abbiamo bisogno di Lui.

Buona Quaresima!

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