STORIA
La cappella Maria Consolatrice fu eretta nel 1912 su progetto del geom. Arduino su committenza di Mons Giuseppe Casalegno, cofondatore delle Suore di Maria Consolatrice ed era parte integrante dell’Istituto Sacro Cuore affidato dal Casalegno alla cura delle religiose
In origine nella Casa Sacro Cuore vi sono laboratori professionali femminili, un asilo e un’infermeria. La piccola chiesa fu per volontà del Casalegno a fruibilità pubblica per favorire la partecipazione dei residenti del borgo alle sacre funzioni.
Nel 1952 per iniziativa Madre Cesarina Bettini è demolito il manufatto originario e viene affidata la costruzione di un più ampio e moderno fabbricato a Giorgio Raineri, illustre rappresentante dell’architettura contemporanea torinese. Della struttura primitiva si salva la Chiesa che viene ampliata e ristrutturata.
Nel 1998 il calo delle vocazioni religiose costringe la congregazione a cedere l’intero isolato. Nel 2010 la nuova proprietà. L’azienda sanitaria Locale nel rispetto dei vincoli dei Beni Architettonici ristruttura e amplia il fabbricato che attualmente accoglie il Centro di salute Mentale e il SERT. La cappella è riportata all’aspetto originario e staccata dal fabbricato retrostante.
Nel 2008 la fraternità Maria Consolatrice ottenuta la Concessione della Chiesa procede al suo recupero funzionale con interventi di adeguamento impiantistico e ristrutturazione degli interni, adattati sia all’uso celebrativo che a eventi culturali (incontri, proiezioni presentazioni di libri) Per il futuro è in cantiere il restauro conservativo degli esterni e del campanile.

LA CHIESA E ISTITUTO SACRO CUORE 1912
ARCHITETTURA
Di architettura eclettica con spunti neogotici non presenta affreschi al suo interno. Di pregiata fattura sono le vetrate artistiche opera del laboratorio artigianale Taccia risalenti al 1927 e il bassorilievo sovrastante l’area presbiterale raffigurante angeli e serafini. Nel presbiterio è posizionata una vetrata che riproduce Gesù nell’atto di spezzare il Pane durante l’Ultima Cena
La lunetta del portone centrale accoglie un ovale di gesso raffigurante Maria Consolatrice con il Bambino Gesù. In occasione della beatificazione di Padre Arsenio da Trigolo la Madre generale suor Daniela Tasca ha donato alla Cappella la Santa reliquia del beato che è oggetto di venerazione e devozione.