L’altra faccia del cibo: tra povertà e spreco

Negli ultimi 8 anni siamo scesi in una situazione standardizzata di impoverimento. Questo riguarda le persone e i luoghi e si è sempre più diffusa dalle città ai paesi, ampliando la categorizzazione dei poveri. Nel 2023 la metà delle persone incontrate dalla rete delle caritas diocesane sono persone nuove, la platea delle persone povere si è allargata e sono soprattutto anziani (+70) e giovani.

Per loro vi è impossibilità nella regolarità del pasto, solitudine e difficoltà nelle relazioni, dispersione scolastica, profondamente legata alle difficoltà famigliari e del territorio.
Vi è un cambio in negativo della qualità di vita di queste persone. Il povero sta diventando più povero per assenza di cose materiali ma anche perché vive con maggiore problematicità la condizione che vive (di povero).
Oggi si ha bisogno della vita di comunità non di bonus continui.
Comunità territoriali che si stanno spegnendo perché non vengono coltivate.
La scarsa qualità del cibo ha dei risvolvi sulla salute e manca totalmente l’educazione alimentare che ti aiuta a scegliere cosa è più corretto acquistare/mangiare. Il cibo non deve diventare una questione politica, dare da mangiare è una tessera del mosaico.

Coloro che si occupano di volontariato devono essere in grado di fare accompagnamento. Non solo dare da mangiare. Servono famiglie, comunità, volontari, enti e istituzioni che lavorino in sinergia. La comunità che trova il sistema. Se il cibo diventa una porta per arrivare alla complessità allora forse stiamo facendo qualcosa di buono.

 

Se cambio io

Se cambio anch’io
il mondo cambia
se vivo semplicemente
se non spreco
se non consumo che il necessario.
Se non deturpo la natura
se faccio in modo che tutto venga riusato,
se rispetto ogni cosa.
Se ammiro la semplicità
se tratto l’uomo con lo stesso amore che voglio per me
io vivo da vivo.
Se cambio io
Il mondo ha cominciato a cambiare.

 

https://www.giornalelavoce.it/news/attualita/540903/dagli-orti-sociali-all-emporio-solidale-per-aiutare-i-bisognosi-in-canavese.html