2014 NOTE PER CRESCERE – ANGIOLA ROCCA e CATHERINE LEE in concerto nella chiesa di Borgata Rosa di Torino
La musica di Ludwig, Robert, Gabriel e Camille
nelle mani di Angiola e Catherine per Jangany
domenica 23 marzo 2014 ore 16.00
Chiesa di Gesù Maestro
Strada del Meisino, 23 Torino
Introduzione degli Amici di Jangany: Ny sekoly no nanao ny tàtana
Buongiorno a tutti, benvenuti, grazie di essere presenti in questa bella occasione che mette insieme musica e solidarietà.
Prima di cominciare questo concerto vorrei esprimere un ringraziamento grandissimo ad Angiola Rocca e Catherine Lee: siamo onorati, sinceramente, come amici di Jangany , di ricevere questo regalo di due musiciste abituate a suonare in sale e teatri musicali prestigiosi in Europa, di questa disponibilità a sostenere il percorso di scolarizzazione di un villaggio nel sud più povero del Madagascar.
Questo villaggio si chiama Jangany
si tratta un percorso straordinario di 8000 persone di cui 3000 bambini con una mortalità alta, che vede l’attesa di vita aggirarsi sui 37 anni
un percorso concentrato in una quindicina di anni: dove non si conosceva il ferro oggi si usano aratri, dove si mangiava solo manioca (il riso solo per pochi ricchi) oggi ci sono nuove alimentazioni come cereali, legumi, peperoni, pomodori, piselli… c’è una scuola agraria che cresce, un dispensario medico, ci sono pozzi che con l’acqua pulita hanno garantito più igiene e meno mortalità
percorso che ha visto il villaggio uscire dall’isolamento con strade e ponti e attirare gente dai villaggi vicini, specie nel giorno del mercato il giovedì quando la popolazione raddoppia. A Jangany-centro in 15 anni siamo passati da 400 a 5000 abitanti
Percorso straordinario – segnato da momenti drammatici con cicloni, siccità, passaggio di sciami di cavallette che mandano in rovina le risaie, in questi ultimi anni dal crescere della violenza dei briganti.
Al centro di questo cambiamento abbiamo una scuola, frequentata ormai da 2000 studenti, con laureati nella capitale e diplomati che tornano a Jangany a insegnare.
Dicono al villaggio: Ny sekoly no nanao ny tatana è la scuola che ha fatto la città.
La scuola, compreso l’edificio stesso in mattoni e tetti in lamiera che costituisce il modello delle nuove abitazioni, è stata la chiave del cambiamento, di un nuovo modo di pensarsi e di costruire un futuro, di emancipazione dalla ignoranza e dalla miseria.
Sulla scuola lascerò però la parola al messaggio del Mompera, così chiamano il missionario a Jangany, tutt’ora l’unico bianco, significa il padre di tutti.
Alla scuola e la scolarizzazione è dedicato questo concerto che si intitola appunto Note per crescere.