2024 – La terribile notizia della morte del sig. Dovick di Jangany

L’assassinio del sig. Dovick, membro del Comitato Genitori della scuola Sainte Marie di Jangany. Ci ha lasciato brutalmente – scrive suor Annick, Direttrice della Ecole Sainte Marie – domenica scorsa (17 novembre) e sepolto ieri (20 novembre). E’ stato assassinato.
Suor Annick invita a pregare per lui e per la sua famiglia.

Era un commerciante di telefoni, qualcuno ha rubato il suo telefono ed è fuggito. Il sig. Dovick lo aveva rincorso e preso ma sfortunatamente un’altra persona lo ha attaccato alle spalle con un’ascia e lo ha ucciso.

L’assassinio è avvenuto nella savana, nella brousse di Benato. Immediatamente da Jangany è stata inviata una delegazione per assistere ai funerali.

Era una persona socievole, dinamica e molto presente nella vita della scuola, soprattutto in occasione delle kermesse. Il suo posto in seno alla vita del Liceo Sainte Marie resterà un vuoto incolmabile.

Il sig. Dovick lascia una moglie e due ragazzi: Indrix, che frequenta la seconda Liceo Sainte Marie, e Dario, che frequenta la classe prima elementare. La moglie insegna al collegio della scuola pubblica.

I gendarmi sono riusciti a catturare l’assassino e lo hanno subito ucciso.

La notizia terribile ci lascia senza parole e con un vuoto nel cuore.

Desidero riportare due commenti che aiutano a riflettere per quanto possibile:

“Siamo figli di una lunga storia che ci ha reso forse meno terribili… poi penso alle 60 guerre in corso e capisco che il cuore dell’uomo ha solo bisogno di misericordia!”

“L’uomo ha bisogno di memoria, ma pare non averne”.

Questo drammatico evento ha riportato alla nostra consapevolezza di cosa abbia voluto dire il percorso di Jangany ad oggi per questa popolazione. Nel 2017, con “Il furto che ha sporcato la terra” a Jangany, avevamo avviato con le scuole una riflessione sulla legalità sotto e sopra l’equatore e sempre il missionario padre Tonino ricordava “nessuno di coloro che hanno frequentato la scuola è diventato un brigante”. Il percorso è ancora lungo e ci invita a un maggiore e costante impegno per fare la nostra parte.

Renato