2022 – Cicloni BATSIRAI e ciclone EMNATI

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Ciclone Emnati – Visita il Blog


 

20 febbraio 2022

Carissimo, in Italia è l’ora di pranzo, dunque buon appetito… qui sono le 14,30 e non c’è tempo da perdere. Si, perché tutti parlano e tutti sanno che sta arrivando un altro ciclone che nella notte di martedì e la mattina di mercoledì passerà su di noi.

Non sono ancora riuscito a parlare direttamente né con le suore, né con i padri di Ivohibe. Per andare a Ivohibe (110 km) ci voglio circa 8/9 ore.

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Ho deciso di mandare del riso. Pensavo di mandare 4.000 kg – 2.000 € circa (proprio pensando al prossimo ciclone).

Son riuscito a trovare un camion che può portare ancora 1.500 kg (800 €). Ho già fatto comperare il riso. Pago il trasporto (36,00 €) e anche i “facchini” (2,50 €) perché possano partire già questa sera.

Dai, poi ti farò sapere il seguito…  voi siete alla fine del pranzo, io vorrei riposare un poco.

Saluti cari.

Attilio


8 febbraio 2022

Primi aiuti per ciclone Batsirai e comunicazione di padre Attilio Mombelli. In attesa del nuovo ciclone EMNATI

[informazioni da VIM – Volontari Italiani Madagascar]
In questa fase è troppo presto per definire lo scenario di impatto del nuovo ciclone “Emnati” in arrivo, ma la zona di atterraggio, ancora sconosciuta con precisione, potrebbe essere compresa tra Toamasina a nord e Mananjary a sud. Questo scenario è ancora molto incerto e una traiettoria un po’ più a sud prima dell’impatto non è ancora del tutto esclusa. In ogni caso, entro martedì esiste infatti un rischio di impatto diretto per la costa orientale del #Madagascar. Il sistema può potenzialmente essere un ciclone intenso al momento dell’approdo. Adesso il sistema sta viaggiando con velocità dei venti fino a 80 kmh, ed è certo che farà ancora sentire la sua presenza con un netto deterioramento delle condizioni meteorologiche. Sarà dello stesso livello di Batsirai? Per il Madagascar, il rischio di impatto è in aumento. Uno sbarco sulle coste orientali del Madagascar è lo scenario più probabile. La zona di impatto dovrà ancora essere definita, ma già le popolazioni dell’est del Madagascar dovranno prepararsi ancora una volta all’impatto del ciclone.

[primo commento di padre Attilio Mombelli]

Eh si purtroppo, queste le informazioni che i media ripetono continuamente quasi in modo opprimente, che fa paura. Non abbiamo ancora sollevato la testa dal fango che ha sommerso metà Madagascar 15 giorni fa che già bisogna prepararci a un altro ciclone, che passando in poche ore farà dei danni che poi ci vorranno mesi se non anni per riprendersi…

Vi ringraziamo infinitamente per la generosità con la quale ci state aiutando… ma abbiamo bisogno di tanto coraggio per lottare ancora.

Aiutateci a lottare per sopravvivere! E preghiamo, si bisogna pregare tanto. P. attilio

[inviati 18/02/2022 da Shalom 8000€ per le situazioni di Isifotra e villaggi seguiti dai vincenziani]

[secondo commento di padre Attilio Mombelli]

Buona sera (qui da più di un’ora è buio pesto). Certo vi informerò di tutto… Per questo che vi scrivo…

Oggi appena ho saputo della vostra offerta, mi son dato da fare. I soldi non sono anora arrivati, ma non si può fare aspettare chi a fame… I soldi arriveranno e io ho incominciato a spenderli subito.

A Ihosy, intorno a noi ci sono delle persone e delle famiglie che vanno a cogliere fichi d’India per sfamarsi. Personalmente non posso chiedere loro informazioni direttamente, se no avrei tutta Ihosy che dirà di mangiare solo fichi d’india… ma conosco qualche suora e delle collaboratrici che sanno chiedere le informazioni necessarie. Ho chiesto di “vedere e cercare di capire” la sitazione dei mangiatori di fichi d”india per riuscire ad aiutarli.

Ho pure saputo che domani c’è un camion che va all’est… so che in due villaggi hanno bisogno di riso, con la vostra offerta ho comperato 20 quintali di riso. Il propritario del camion mi ha aiutato a trovarlo e non fa pagare nulla per il trasporto, anzi ha fatto scaricare parte del materiale che voleva portare, per dare precedenza al cibo da distribuire; così 1000€ sono già arrivati a chi ha fame.

Grazie, vi terrò al corrente dell’evolversi della situazione. Saluti cari, p. attilio


 

5 febbraio 2022

Comunicazione di padre Mombelli (da Ihosy) sulla situazione post ciclone presso Isifotra – Ivohibe – Ihosy – Jangany

Mi pare d’avere già raccontato che noi siamo stati fortunati. Abbiamo avuto un vento forte come non ricordo prima… ma i danni sono stati pochi nella nostra zona. Solo a Isifotra, dove sono le suore “sarde” ci sono state delle case diroccate, ma nessuna vittima [foto nelle immagini che vedete].

Ivohibe più a Est e in mezzo alle montagne i disastri sono stati più gravi. Le suore hanno dovuto comunque ospitare una decina di famiglie, rimaste solo con quello che avevano addosso.

L’ospedale governativo, inaugurato circa un anno fa, distrutto (foto per mail), quasi tutta la casa delle suore Nazzarene e tutta la scuola sono state scoperchiate (purtroppo aspetto ancora foto)… non ci sono stati feriti, ma danni ingenti…

Circa la pioggia ci sono stati dei fenomeni “strani”: a Ihosy, piogge abbondanti, a 7 km da qui, dall’altra parte della montagna, dove c’è una grande distesa di risaie la pioggia non ha riempito le risaie… sono ancora asciutte! ma 15 km più a nord le risaie sono piene e promettono bene.

Jangany (così mi ha detto il padre malgascio che è passato oggi) la pioggia non è stata sufficiente per poter piantare il riso…

Ecco quello che so e che posso dirvi…comunque anche se i danni non sono stati ingenti, ci troviamo in una situazione difficile e dolorosa… ci sono dei momenti in cui non si sa da che parte ricominciare…!

Facciamo quello che possiamo, coscienti che è impossibile fare tutto e farlo bene. Quante volte bisogna farei duri con quelli che vogliono approfittare. Che il Signore ci aiuti.