Dal 2006 – L’istruzione è futuro (progetto Ecole Sainte Marie)

Il progetto che rappresenta il cuore e il sogno centrale di tutta l’attività degli Amici di Jangany è quello della scuola. La scuola è stata il centro e la spinta per tutto lo sviluppo del villaggio. La gente stessa  di Jangany riconosce che  “È la scuola che ha fatto la città”. La gente che viene da Jangany dalla savana considera Jangany un modello di cambiamento e dice “Beata Jangany che ha messo testa nuova”.

Tutto è cominciato nel 1989 con un gruppetto di 51 allievi di tutte le età, dai bambini agli adulti. Là dove l’analfabetismo era totale,  3000 bambini e ragazzi sono stati raggiunti dalla scuola.  Nel 2024, dopo alti è bassi legati anche alla precarietà degli anni del COVID, ci sono poco meno di 1000 allievi: dalle materne, elementari e medie al Liceo scientifico e letterario aperto nel 2017.

La delinquenza del brigantaggio e, alcuni anni fa, la corruzione dei gendarmi che affittavano le armi ai delinquenti per dividerne il bottino,, è uno dei problemi più gravi di questa povera gente. Nessuno che ha frequentato la scuola è diventato un brigante. La scuola non insegna solo un patrimonio di conoscenze, ma educa alla legalità e alla cittadinanza. La scuola insegna anche a leggere e contare e a non farsi turlupinare dai più furbi. La scuola fornisce di competenze utili, quotidiane e per la vita. La scuola è chiave di volta per lo sviluppo, e mai come in queste realtà lo si percepisce nella sua concretezza.

Per consentire tutto questo è stato necessario costruire molte aule, edifici che poi sono state il modello per la costruzione di case nel villaggio (con i mattoni cotti e una speciale amalgama ricoperta solo all’esterno da cemento per risparmiare i costi, e con i tetti in lamiera che meglio hanno resistito ai cicloni). Ci sono 52 insegnanti cui viene offerta una abitazione per la famiglia e uno stipendio fisso; c’è un convitto che ospita bambini e bambine della brousse: questi non potrebbero tutti i giorni venire a scuola e tornare a casa, qui trovano un letto, i servizi e una cucina dove in autonomia o con aiuti possono cucinare.

Il progetto ha veramente avuto la dimensione di un sogno perchè abbiamo iniziato nel 2006 e visto crescere il numero degli alunni iscritti di anno in anno. Il missionario padre Tonino racconta sempre che un tempo era deriso chi spendeva i soldi di una gallina per mandare il figlio a scuola, mentre da anni è vero il contrario: si vergogna chi non manda i figli a scuola.

Guardando alcune foto vecchie (es. 1999) con il cortile della Ecole Sainte Marie ancora vuoto e con le prime aule. in costruzione fa impressione considerare l’attuale quartiere di Jangany chiamato La citè des études, La città degli studi ha ormai 52 aule per circa 1000 studenti, un’aula magna, un convitto, una biblioteca, un’aula di informatica, un laboratorio linguistico, un laboratorio di chimica e fisica, le case degli insegnanti, il campo di basket e di calcio regolamentari,. Sul grande cortile della scuola si affacciano anche il dispensario medico e le abitazioni delle suore.  Di non poca importanza rispetto a tutta la vita del villaggio è la disponibilità di acqua fornita dai forages costruiti nel corso del tempo, fino agli attuali del 2022 e 2024.

Gli insegnanti sono accuratamente selezionati, vengono da fuori Jangany ma molti sono anche nati a Jangany, hanno studiato fuori e sono ritornati.

Il costo richiesto a chi può è di 30€ l’anno, con cui pagare lo stipendio degli insegnanti e i materiali scolastici.

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